“A Follonica, nei quartieri Cassarello e 167 Est, da qualche giorno si respira l’irrespirabile“.
A dichiararlo è Sandro Marrini, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Follonica.
“Il fenomeno ha raggiunto il culmine ieri sera, quando i cattivi odori sono comparsi al calar del sole e sono andati avanti per tutta la notte, ripresentandosi al mattino: impossibile aprire le finestre – spiega Marrini –. Io stesso ho contattato il sindaco di Follonica, Andrea Benini, e il comando della Polizia municipale, dove purtroppo alle 23 era attivo solamente il nastro registrato, un altro disservizio di non poco conto per la comunità del Golfo, follonichesi e turisti compresi. Mi chiedo se qualcuno si sia già attivato: come io stesso ho avvertito i cattivi odori, li avranno avvertiti, oltre ai residenti, anche le autorità, Asl e Arpat. E assicuro che non si è trattato di un problema ordinario, come può, e comunque non deve, capitare in piena estate, a maggior ragione in una località turistica come Follonica“.
“Chiedo quindi agli organi competenti, azienda sanitaria e Arpat, di approfondire quanto accaduto per verificare a cosa siano dovuti gli insopportabili miasmi e dare risposte precise a chi vive nella zona: ci sono stati problemi legati al vicino depuratore di Campo Cangino? O alle aziende della piana del Casone? Ci sono altre questioni aperte di cui non siamo a conoscenza? E soprattutto: si è trattato di emissioni nocive per la salute – domanda Marrini –? Non vogliamo creare allarmismi, ma la situazione nei due quartieri della città è davvero grave. Già quest’estate è stata disastrosa dal punto di vista ambientale per la drammatica situazione della foce del Petraia, in pieno centro, e adesso speriamo di non trovarci a fare il bis in altre due zone densamente popolate“.
“Secondo il report del sindaco Andrea Benini, Cassarello e 167 Est non avrebbero più accusato la presenza dei cattivi odori da quando una delle aziende scarlinesi ha apportato importanti modifiche agli impianti – conclude Marrini -. Ma evidentemente non era questo il solo motivo alla base del disagio. E ora i cittadini meritano chiarezza”.