“Credo che sia giunto il momento di dire basta, una piccola comunità come quella di Arcidosso ha il diritto di essere difesa, i cittadini hanno il diritto di sentirsi tranquilli, non devono avere il timore di uscire di casa o di camminare dopo una certa ora“.
A dichiararlo è Guendalina Amati, a nome del gruppo consiliare di opposizione “Insieme per Arcidosso”
“Troppe sono le azioni vandaliche, i tentativi di furto o i furti veri e propri che stanno avvenendo in questa realtà di paese – spiega Guendalina Amati –. L’ultimo evento risale ad un giorno fa, questa volta a farne le spese è stato il circolo cacciatori, in pieno centro urbano. L’ubicazione centrale mette ancora di più in risalto la situazione, che oramai sta sfuggendo di mano. Alcuni vandali, ma il termine più idoneo è delinquenti, hanno letteralmente distrutto il lavoro che i cacciatori avevano fatto per cercare di ridare vita agli ex pozzi lavatoi. Dopo lunghe settimane passate sotto al sole, o sferzati dal vento e dalla pioggia, noncuranti delle intemperie e della fatica, grazie ai cacciatori, il loco per troppo tempo abbandonato, era tornato a vivere, e tutto senza chiedere aiuti economici alle amministrazioni. Eccolo oggi completamente distrutto“.
“Arcidosso chiede sicurezza, ha il diritto di averla. Sin dal 2014, come gruppo di minoranza abbiamo chiesto ciò che è sancito dalla nostra stessa Costituzione: sicurezza e controllo, perché la libertà non consiste nel fare ciò che si vuole, ma nel rispetto dei diritti e doveri legalmente riconosciuti – continua Guendalina Amati -. Il controllo e la sicurezza del territorio e l’incolumità dei cittadini sono un dovere in capo al primo cittadino, D.L.n°14/2017, il quale deve mettere in atto tutte le azioni possibili per risolvere problemi di tale natura. L’installazione delle telecamere, richiesta da me e dal gruppo attraverso una mozione, risulta vana se queste non registrano, non inquadrano volti o targhe, e se non hanno risoluzioni adeguate in notturna, problema emerso pochi mesi or sono per un furto, e sempre da me portato in Consiglio comunale con apposita interrogazione“.
“Non è più questione di percezione della sicurezza da parte dei cittadini, ma di una vera e tangibile condizione di fatto non più tollerabile – conclude Guendalina Amati –. Servono risposte ed atti immediati e non solo proclami di facciata da parte di questa amministrazione”.