“Dopo il recente Consiglio comunale straordinario sul tema degli incendi vorrei provare ‘a dare i numeri’: 354.274 – 38.000 ”.
A dichiararlo è Carlo De Martis, capogruppo della Lista Mascagni nel Consiglio comunale di Grosseto
“Non sono numeri della smorfia napoletana o della cabala ebraica, e non c’entra nulla neppure la successione di Fibonacci. Sono numeri assai più semplici, ma ben più concreti – spiega De Martis -. Il primo sono i proventi dell’imposta di soggiorno disponibili nel bilancio 2016 del Comune di Grosseto, il secondo il costo per la realizzazione di un presidio dei Vigili del Fuoco a Marina di Grosseto fino al termine della stagione estiva. Ebbene sì, con 38.000 euro, più o meno un decimo dell’imposta di soggiorno ancora disponibile, il litorale grossetano e castiglionese potrebbe disporre di un servizio di pronto intervento capace di rafforzare l’attività di prevenzione e ridurre in modo significativo i tempi di intervento in caso di incendi, quando ogni minuto può essere decisivo per salvare pineta, case, persone”.
“Da lungo tempo e da più parti il Comune di Grosseto è stato sollecitato a realizzare un tale presidio, per il quale tra l’altro sarebbero stati già definiti i profili burocratici e logistici. Non solo: è stata già registrata anche la disponibilità del Comune di Castiglione della Pescaia, oltre che della Regione Toscana, a compartecipare alla spesa – continua De Martis -. Gli stessi operatori del settore turistico hanno espresso il loro favore ad un impiego dell’imposta di soggiorno in misure capaci di prevenire e sanare le ferite causate dagli incendi, nella consapevolezza che si tratterebbe di un investimento lungimirante, volto a preservare quel patrimonio naturalistico e paesaggistico che rende la nostra terra così unica, bella e attrattiva”.
“Appare allora francamente incredibile e incomprensibile il persistente rifiuto del sindaco a fare la propria parte per realizzare il presidio, ovvero a mettere a disposizione risorse economiche in fondo modeste per un bene così prezioso, la cui tutela, ad avviso almeno del sottoscritto, è senza dubbio prioritaria. Se il sindaco ha invece altre priorità, avremmo piacere di conoscerle”, termina De Martis.