“Sembra che ad Orbetello non si possa raggiungere una visione politica condivisa frutto di incontri, scontri, di diversità, analogie e punti di contatto, ma alla fine valevole universalmente. Tutto avviene attraverso eterni rimbalzi di competenze, atti che servono per stare tranquilli dal punto di vista burocratico e poi tutto rimane inalterato“.
A dichiararlo è Alfredo Velasco, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Orbetello.
“La fabbrica ex Sitoco è lì, ci ha accompagnato per anni, con il suo fumo giallo, che ci faceva tossire, ci minaccia con la sua mole di archeologia industriale e si fa sentire ogni tanto per avvisarci che è tempo di partire – spiega Velasco -. Eppure, proprio ieri, una signora presente all’inaugurazione di una mostra fotografica, di fronte ad una fotografia della fabbrica, ha detto: ‘Eh! Ma ha dato da lavorare a più di mille persone, famiglie anche venute da lontano quando Orbetello prestava soldi ad altri Comuni italiani!’. Al di là dei romanticismi, tuttavia, ciò che di essa rimane chiama per una strategia politica che ha bisogno di tutte le forze, di quella che si chiama la ‘società civile’ e delle autorità competenti. Ombre ce ne sono, molte e antiche“.
“Un articolo del Corriere della Sera 24 dell’ aprile 2010 a firma di Sergio Rizzo e GianAntonio Stella, dal titolo ‘Il porto dove passa la Storia (e un’autostrada contestata)’ si legge: – continua Velasco –‘… Sul risanamento dell’area industriale della ex Sitoco, una fabbrica di concimi chimici si sta sviluppando un’operazione di recupero immobiliare da almeno 20 milioni di euro attraverso la società laguna azzurra. E chi controlla il 60% di questa laguna azzurra? Quattro coop rosse. A riprova che la guerra tra destra e sinistra può anche non essere così frontale, c’entrano infatti la Cooperativa muratori e sterratori di Montecatini, la Clea, la Cooperativa muratori edili riuniti e la Cooperativa costruzioni edili di Val d’Arda. Anzi tra i fondatori c’era pure il Consorzio Etruria, colosso coop che controlla una cinquantina di imprese e ha interessi ramificatissimi. Anche nei porti. E qui… Talamone’. Si intrecciano e si fondono due grosse aree di intervento: quella della fabbrica e quello del porto di Talamone; ed allora, per essere sicuri e vederci chiaro, occorre una commissione di lavoro ed una assemblea permanente di cittadini e tecnici che sciolga i nodi e nello stesso tempo tamponi l’innalzamento delle polveri sottili senza strumentalizzazioni“.
“Dal programma del Movimento 5 Stelle di Orbetello – conclude Velasco -: ‘Certamente quando si affrontano problemi urbanistici del calibro di quelli che possono coinvolgere ex Sitoco e SipeNobel occorre convinzione, onestà intellettuale e probità personali, conoscere le problematiche per affrontare gli argomenti in discussione. Questa discussione dovrà essere affrontata con i cittadini, coinvolgendoli profondamente nei processi di modifica e destinazione del proprio territorio senza calare ‘saperi’ dall’alto, ma facendo ben comprendere a tutti che ogni decisione deve provenire dalla conoscenza dei problemi‘”.