“Il Pci non ha avuto alcuna risposta alla Pec inviata il 2 giugno dal Partito alle istituzioni, Pec contenente una chiara e confrontabile proposta sulla questione del Falusi di Massa Marittima”.
A dichiararlo sono Marco Barzanti e Luciano Fedeli, rispettivamente segretario provinciale e responsabile welfare e sanità del Pci di Grosseto.
“Sarebbe stata doverosa e rispettosa una risposta, così come sarebbe stato importante un incontro che abbiamo sollecitato sull’argomento, che si è perso nell’agenda del Pd, mentre le altre componenti di Massa si erano dichiarate favorevoli – spiegano Barzanti e Fedeli -. Oggi apprendiamo che è uscito il bando per l’affidamento esterno dei servizi. Prendiamo atto di questo comportamento ed esprimiamo considerazioni su metodo e merito che evidenziano un’arroganza a cui va aggiunta la dimostrazione come queste istituzioni, tutte a guida Pd, possano passare sopra non tanto al Pci, ma ai diritti e alle tutele di tutti. Tutto questo in perfetto allineamento con quanto si verifica a livello nazionale: coerenza nella linea e nei contenuti, ma poca democrazia e capacità di confronto“.
“Ma il Pci, ad oggi l’unica forza politica a criticare ed opporsi alla scelta di privatizzare il Falusi, denuncia che il male peggiore è quello di ignorare le istituzioni, come ad esempio il consiglio comunale di Massa che, seppur titolato, non mai è stato investito in una discussione o ha deliberato in merito – continuano Barzanti e Fedeli -. Stesso trattamento per i sindacati, con i quali sono stati fatti passaggi solo formali, ignorando contenuti e richieste legittime. Infine, ma non per ultimi, i cittadini, coinvolti solo per le tornate elettorali per strappare quel al consenso, ma poi dimenticati il giorno dopo la tornata. E quando il voto non piace perché non è come lo si vorrebbe, come nel caso del referendum di dicembre, si ignora l’esito e ci si inventano le primarie per legittimare quel potere negato dalla maggioranza degli italiani e illudendo e illudendosi che il mandato legittimo sia quello del voto delle primarie“.
“Il Pci non ci sta e sarà a fianco da chi è ignorato dall’arroganza: lavoratori, sindacati e persino i familiari degli ospiti ai quali poca considerazione è stata data, sebbene organizzati in un comitato che dovrebbe essere perlomeno sentito. La privatizzazione, come tutte le privatizzazioni di servizi pubblici, porterà benefici solo a qualche privato, creando certezza della sola precarietà del lavoro e della qualità delle prestazioni, assicurando in modo indiretto un serbatoio di consenso esposto al ricatto grazie anche all’abrogazione dell’art 18, fatta dal Pd – spiegano Barzanti e Fedeli -. A Grosseto, dove la destra governa, alcuni servizi alla persona sono stati ripresi dal Comune, nelle Colline Metallifere, dove governa il Pd, è invece l’esatto contrario e se questa operazione l’avesse proposta un’amministrazione di altro colore ci sarebbe stata una giusta rivolta, ma dove la fa il Pd va tutto bene. Così si continuano a trovare i miliardi per le banche, a pagare liquidazioni milionarie a manager ed altro, facendo risanare il Paese con la precarizzazione del lavoro, come nel caso del Falusi. Bastonare sempre i più deboli e allargare la forbice delle diseguaglianze sociali sembrano essere le parole d’ordine“.
“Il Pci continua a dire ‘No’ e porterà avanti, per quanto nelle proprie possibilità, una lotta per cercare di limitare i danni e le derive verso le quali questa politica ci sta portando – concludono Barzanti e Fedeli -. Una politica che ignora la storia e le lotte per diritti e tutele e preclude il futuro a molti a vantaggio di pochi, una politica spesso rappresentata da non eletti, come Renzi e Gentiloni, che pur non legittimati sono in grado di condizionare e minare seriamente gli equilibri sociali e le prospettive anche dei nostri territori“.
