“Pretendiamo che la Regione Toscana, soggetto gestore della laguna di Orbetello ormai dal 2013, abbia un quadro complessivo e razionale delle diverse criticità e s’impegni a risolverle urgentemente, spendendo le risorse a disposizione. Le risposte fornite alla nostra interrogazione in Aula dall’Assessore Fratoni sono state deludenti, sembra che ancora manchi una capacità complessiva di regia e una visione che superi l’ottica emergenziale“.
A dichiararlo sono Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra.
“Abbiamo chiesto se esistono i 40 milioni stanziati dal Ministero dell’ambiente per la bonifica dell’area Sin ex Sitoco e siano definiti tempi certi, anche rispetto ai soggetti privati coinvolti. Ma tutto resta estremamente vago, senza tempi definiti e risorse stanziate, siamo quindi costretti a essere pessimisti – spiegano Fattori e Sarti -. C’era stata una bozza di accordo con il Ministero nel 2007, dopo dieci anni siamo ancora a discutere del suo contenuto. I privati coinvolti sono peraltro esclusi, la Società laguna Azzurra è bloccata per i vincoli imposti dalla Sovrintendenza rispetto agli immobili. Cosa facciamo dunque?” .
“Restano aperte varie domande. Dove sono finiti i 4 milioni messi a disposizione dell’ex Commissario per la bonifica dell’area della Patanella, intervento mai realizzato? Sono state realizzate prima del 2013 due vasche di stoccaggio, ma come si prosegue ora? Il Comune di Orbetello ha fatto quanto previsto dall’Accordo con la Regione nel marzo scorso riguardo all’impianto di pretrattamento algale, sempre alla Patanella? La consegna formale all’Ati che ne è incaricata è avvenuta in ritardo anche quest’anno, il 16 maggio, quali sono le ragioni? Sono sufficienti i lavori di manutenzione dei canali, fondamentali per la circolazione delle acque, realizzati dal Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud o servirebbe piuttosto ben altro? Nel 2016 si è operato sui canali Ansedonia e Fibbia, nel 2017 pare non risulti necessario alcun nuovo intervento.
L’impianto di depurazione Orbetello – Monte Argentario è in grado di impedire, con la sua capacità di trattamento, che acque non depurate siano versate in laguna dalle abitazioni o dalle attività economiche circostanti? Ci viene detto che gli scarichi dell’impianto arrivano in mare, al largo di Ansedonia, solo in casi eccezionali in laguna. Ma la risposta alla domanda in realtà non c’è stata, il nostro timore è che alcuni impianti d’itticoltura possano scaricare in laguna perché l’impianto di depurazione non è in grado oggi di poter depurare i loro scarichi“, insistono i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti.
“Dopo il disastro del 2015, che ha dimostrato la fragilità dell’ecosistema lagunare e l’importanza fondamentale della laguna per l’intero tessuto produttivo della zona, è come se oggi ci trovassimo sempre al solito punto, con provvedimenti presi sull’onda dell’emergenza, anche se ormai l’innalzamento delle temperature medie e la così detta emergenza climatica non sono più un’eccezione né un’emergenza, ma un fenomeno strutturale – concludono Fattori e Sarti -. Non è più tempo di nascondersi dietro lentezze burocratiche o indefinite responsabilità dei diversi soggetti coinvolti, vero che in passato ci sono stati anni d’inerzia e una fallimentare gestione commissariale, ma adesso è tempo di provvedere. La laguna di Orbetello merita tutela e rispetto, in primis da parte delle istituzioni“.