“Ascoltando le dichiarazioni del sindaco Casamenti in occasione dell’audizione in Commissione lavori pubblici al Senato, siamo rimasti letteralmente sbigottiti“.
A dichiararlo, in un comunicato, è il gruppo Area Riformista nel Consiglio comunale di Orbetello.
“Il primo cittadino, al di là di giri di parole del tutto inutili, non ha detto l’unica cosa che, invece, avrebbe dovuto dire: mettiamo in sicurezza l’Aurelia – sottolinea la nota -. E allora che il sindaco lo dica apertamente: l’autostrada la vuole o no? Sì, perché se di messa in sicurezza dell’Aurelia si deve parlare lo si deve fare in maniera chiara e precisa e lo si deve fare in ogni consesso. Il sindaco si è prodigato a dire quali sono gli interventi urgenti e non rimandabili? Ha detto che il nostro territorio necessita di un’infrastruttura sicura? No. Purtroppo no. E questo ci fa pensare che, in cuor suo, non sia poi così contrario ad un’opera devastante come quella del tracciato costiero“.
“Se il sindaco di Orbetello vuole davvero un’infrastruttura sicura, non deve mollare di un centimetro e, soprattutto, non deve tentennare – continua Area Riformista -. A preoccupare ancor di più è la posizione di Arturo Cerulli, sindaco di Monte Argentario, che si è detto favorevole all’autostrada senza se e senza ma e che, tra l’altro, appartiene allo stesso schieramento politico del sindaco Casamenti. Il sindaco Bellumori, invece, ha dichiarato che il lotto di Capalbio è approvato e si interroga in merito al motivo per il quale ancora tutto sia fermo. Vivarelli Colonna, infine, ha dichiarato che, risolvendo le criticità ancora rimaste, il parere potrà essere favorevole“.
“Insomma, ad oggi, ma di che cosa stiamo parlando? Chi la vuole e chi non la vuole l’autostrada? I sindaci maremmani sono letteralmente andati in ordine sparso e Casamenti non ha saputo esprimere un’opinione sul tema, optando per un no poco convinto che lascia spazio a moltissimi dubbi – termina il comunicato -. La posizione dell’amministrazione è o non è la messa in sicurezza dell’Aurelia? A questo punto, spetta solo al Governo chiarire una volta e per tutte la questione, senza che i sindaci del territorio si prendano meriti non certo attribuibili al loro operato“.