“Esiste un dentro ed un fuori dalle stanze, voglio dirlo al Sindaco ed alla Giunta di Grosseto“.
A dichiararlo è Catiuscia Scoccati, consigliere comunale del Partito Democratico di Grosseto.
“Al di là delle pareti comunali dove si autocelebrano per le scelte fatte, esiste un fuori più importante e numeroso – spiega Catiuscia Scoccati -. In questi giorni ricevo molte lamentele per il regolamento alle graduatorie degli asili, ed è anche il caso di Matteo, che mi dice: ‘Come puoi vedere dalla tabella punteggi allegata alla domanda di ammissione a chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato la cui durata residua dal momento della presentazione della domanda risulti inferiore a 12 mesi non spetta nemmeno un punto, mentre al contrario a chi è disoccupato spettano 6 punti. Per chi è come me che lavora da trenta mesi fuori comune e fuori provincia con un contratto fino al 31 dicembre 2017 o come mia moglie ugualmente con un contratto a tempo determinato non spetta nulla? Situazione assurda’.
Il caso dei pozzi: ‘Serve un regolamento per consentirne l’utilizzo’. Gli utenti non si possono privare di un servizio improvvisamente. Se ci sono abusi e non utenti è giusto mettere a ruolo gli stessi. Qui sta la capacità di un’amministrazione“.
“Il caso passi carrabili: applicare le tariffe in modo uniforme alle classificazioni assegnate, prima possibile, e non adeguare con comodo a ricaduta negativa sul cittadino con bollette di conguaglio insostenibili – sottolinea il consigliere comunale -. Ai colleghi che propongono ‘il panino a scuola’ vorrei ribadire il fatto che la mensa scolastica è un beneficio costruttivo, sociale di integrazione. Non dobbiamo declassificarla, ma sostenerla, migliorandone il servizio dove si riscontrano inadeguatezze“.
“Ci sono molte altre cose fuori dalle pareti dell’amministrazione comunale – conclude Catiuscia Scoccati –. Forse a qualcuno fa piacere che alcune criticità persistano, per avere consenso elettorale. A me piacerebbe risolverle. Per coerenza con il mio pensiero politico“.