Il segretario provinciale del Pci, Marco Barzanti, ha scritto una lettera aperta al presidente della Provincia di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, alle amministrazioni comunali maremmane, ai lavoratori e alle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, sulla situazione delle Province italiane.
La lettera
Ecco il testo integrale della lettera:
“L’abrogazione delle Province è stata archiviata con una netta sconfitta referendaria che non solo ha bloccato il processo avviato dal decreto Del Rio, ma lo ha addirittura rispedito al mittente confermando l’assetto istituzionale previsto dalla Carta costituzionale.
Quello che resta di illegittimo è, oltre al decreto Del Rio, il silenzio di un Governo che, a distanza di quasi 4 mesi dall’esito referendario, continua a ignorarne il risultato delle urne senza tenere in debita considerazione quello che inequivocabilmente 20 milioni di cittadini hanno espresso con il voto.
Ed è proprio in questo contesto che il Partito Comunista Italiano intende prendere una posizione ferma e decisa riaffermando, con ragione, che l’operazione compiuta dal Governo Renzi era solo un’operazione di facciata, di marketing elettorale, che il Governo ha mascherato con un ipotetico risparmio nei costi della politica.
Le vere risorse che ha tagliato il Governo sono quelle ai servizi, come strade e scuole, che portano poi ai drammi vissuti nel recente sisma perché mancavano risorse per mantenere gli spazzaneve, non si sapeva chi doveva adottare le procedure e intanto si è consumata una grave tragedia.
Tutto questo ha portato ad un impoverimento delle funzioni di programmazione utili in un ambito nazionale, come, ad esempio, la programmazione dell’offerta scolastica o l’osservatorio delle politiche sociali, punti di riferimento per i Comuni in servizi fondamentali sul territorio.
L’altro taglio, o meglio privazione, sta nel fatto che si è voluto impedire ai cittadini di esercitare il proprio potere nello scegliere amministratori votandoli e si è passati ad un elezione indiretta con artifizi più contabili che rappresentativi che non dotano la Provincia di figure legittimate dal popolo come previsto dalla Costituzione.
Infine, è grave il trattamento riservato al personale, che si troverà ad affrontare i problemi in materia di sicurezza stradale, manutenzioni degli edifici scolastici che, senza risorse, sono praticamente impossibili da fare e realizzare. I lavoratori sono e continuano ad essere colpiti nella propria dignità, sotto utilizzati, mortificati nelle professionalità e nel loro lavoro, che viene dequalificato e non reso produttivo alle comunità locali.
È per questo che come Partito Comunista Italiano ci impegneremo al sostegno di tutte le azioni che saranno intraprese dall’Upi e dalle amministrazioni locali, che riportino ordine alla confusione che questa maggioranza che governa il Paese sta continuando ad alimentare nella propria totale indifferenza.
Con il presente documento chiediamo:
- un incontro con le organizzazioni sindacali per conoscere le iniziative intraprese in proposito;
- alle amministrazioni comunali della provincia di Grosseto e allo stesso Presidente della Provincia di poter conoscere quali iniziative intendano intraprendere per il ripristino dei principi costituzionali che riguardano l’ordinamento dello Stato, delle Province e come intenda sostenerle.
Saremo promotori di iniziative concrete per ridare voce ai lavoratori, affinché sia rilanciato e ridisegnato un nuovo assetto con funzionalità per i servizi, certezza di risorse e coinvolgimento dei lavoratori. Non vogliamo un nuovo ente, ma vogliamo che una istituzione prevista dalla Costituzione italiana, proprio quella che il Governo Renzi voleva cancellare come le Province, debba essere rispettata non solo dai cittadini, ma anche dalle istituzioni e soprattutto dal Governo e dal Parlamento, che proprio sulla Costituzione hanno giurato fedeltà per la sua completa applicazione nei suoi principi”.