“E’ difficile. E sto cercando le parole per esprimermi al meglio, reprimendo la rabbia e la costernazione. La signora aggredita è nostra madre, nostra moglie, la nostra sorella, la nostra amica d’infanzia. Soprattutto, come amministratore, mi sento costernato per questa ventata di violenza che sta colpendo la nostra città, ma che è lo specchio di ciò che accade in Italia“.
Pasquale Virciglio, consigliere comunale del Gruppo misto, interviene sul tema della sicurezza a Grosseto.
“Fatti come questo devono vederci tutti compatti non solo nella condanna, ma anche e soprattutto nell’azione – spiega Virciglio -. Sono passati quasi due anni, da quando una raffica di furti di ladri acrobati ha sconvolto le vite dei grossetani e soprattutto grossetane perché le donne sono state quelle più prese di mira. Lo dicono i numeri“.
“Credo sia il momento d’intervenire. In questi casi, la differenza la devono fare le istituzioni, a ciascuno la sua parte. Nel promuovere un atteggiamento fermo, invito a una manifestazione di solidarietà da parte di tutta la cittadinanza, ma se la situazione dovesse continuare, il buonismo e la condanna non basterebbero – continua il consigliere comunale -. Propongo come amministratore di prendere in considerazione misure più estreme, come un tavolo di concertazione tra sindaco, forze politiche e rappresentanti preposti alla pubblica sicurezza per la creazione di un ‘Progetto per la prevenzione, la promozione e la garanzia della sicurezza della città e del vivere sociale’, in cui i compiti dello Stato e il ruolo degli amministratori locali devono essere chiari per garantire sicurezza e contrasto al degrado. Noi, con l’assessore Turbanti, facciamo ciò che si può con duro e serio lavoro, ma servono ulteriori risorse“.
“La gente, sono sicuro, nemmeno sporge più denuncia: l’episodio di Gorarella non è un campanello d’allarme, ma la goccia che fa traboccare il vaso. Hanno detto che torneranno – conclude Virciglio -. Non possiamo sottovalutare questo aspetto: perché questo senso d’impunità? Cosa dà, a questa gente, la sicurezza che tutto gli sia concesso senza la certezza della pena?“.