I consiglieri di tutti i gruppi di opposizione nel Consiglio comunale di Grosseto – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Mascagni Sindaco, Passione per Grosseto – si sono incontrati oggi a Porta Vecchia, sotto la lapide che ricorda la Liberazione di Grosseto dal fascismo.
“Un luogo niente affatto casuale, intorno al quale abbiamo voluto ritrovarci, al di là delle rispettive appartenenze (e divergenze) politiche, in questi giorni in cui nella nostra città si affaccia un movimento di dichiarata ispirazione fascista quale CasaPound – si legge in un comunicato congiunto dei Consiglieri di opposizione -. La dittatura fascista, attraverso il ricorso sistematico e spregiudicato alla violenza, privò gli italiani delle più elementari libertà, individuali e collettive, e cancellò le istituzioni democratiche, ivi compresi quei consigli comunali nei quali oggi noi abbiamo l’onore di sedere grazie al voto libero e democratico dei cittadini”.
“L’amministrazione comunale della nostra città ha fin qui manifestato sensibilità ed attenzione verso il dramma del fascismo ed il valore della ‘Memoria’ – continua la nota -. D’altronde, il sindaco di Grosseto custodisce nella propria stanza una delle memorie più tragiche e preziose della nostra comunità, la lavagna sulla quale i fratelli Matteini, due dei ‘Martiri d’Istia’, poco prima di essere trucidati dai fascisti, lasciarono l’ultimo saluto alla mamma: ‘Mamma, Lele e Corrado un bacio’. Vero è che il fascismo ‘non si limitò a violare questo o quel diritto fondamentale dell’uomo: negò in radice l’esistenza di diritti originari dell’uomo, anteriori allo stato’, come affermava una figura come Giorgio La Pira, che l’allora candidato Antonfrancesco Vivarelli Colonna opportunamente assunse a riferimento etico e politico in occasione dell’apertura della campagna elettorale”.
“Coerentemente con tali riferimenti, dinanzi all’affermazione che nella sua coalizione fosse presente un movimento politico di ispirazione fascista come CasaPound, lo stesso Antonfrancesco Vivarelli Colonna negò che ciò fosse vero, replicando in modo fermo e giustamente sdegnato – sottolinea l’opposizione -. Tuttavia era noto che CasaPound fosse di fatto dentro la coalizione di centrodestra, tanto che all’indomani delle elezioni, la stessa CasaPound Italia annunciava: ‘Tornata elettorale di svolta, CasaPound elegge consiglieri a Grosseto e Isernia … Due consiglieri eletti, uno a Grosseto, Gino Tornusciolo …’. Ciò nonostante, al consigliere Gino Tornusciolo sono stati assegnati addirittura ruoli chiave come la presidenza di una commissione consiliare, ruolo confermato anche dopo l’uscita del medesimo dal gruppo di appartenenza, Fratelli d’Italia, lasciato per entrare nel gruppo misto, verosimilmente in attesa di poter costituire un autonomo gruppo consiliare CasaPound non appena se ne verificheranno le condizioni a termini di regolamento”.
“Oggi assistiamo all’apertura ufficiale nella nostra città di una sezione di CasaPound Italia, il cui responsabile è il medesimo consigliere Gino Tornusciolo, e dunque la maggioranza che sostiene e rappresenta il sindaco della nostra città è composta anche da un esponente di un movimento politico dichiaratamente di ispirazione fascista – continua il comunicato -. L’antifascismo è un valore fondante della nostra comunità, nella sua interezza e complessità, nel quale possono e debbono riconoscersi tutti i cittadini che credono nei principi costituzionali, al di là ed a prescindere dalle rispettive, legittime collocazioni politiche. Noi consiglieri comunali oggi questo intendiamo riaffermare”.
“Ma nell’antifascismo, prima ancora, debbono riconoscersi le istituzioni democratiche, a cominciare dai sindaci ai quali spetta il compito, fondamentale e delicatissimo, di contribuire alla crescita della comunità che è loro affidata informandosi ai principi sanciti dalla Costituzione, principi strenuamente avversati dal pensiero fascista – prosegue la nota -. Occorre pertanto che le istituzioni democratiche prestino sempre la massima attenzione allorquando nella società, così come è avvenuto a più riprese nel corso della storia repubblicana, tornano a formarsi e ad agire soggetti organizzati, per quanto destinatari di modesto consenso da parte della collettività, che si richiamano nelle forme piuttosto che nella sostanza a idee e pratiche proprie del fascismo”.
“Per tali ragioni, oggi rivolgiamo un’interrogazione al sindaco, nella certezza che saprà rassicurarci, coerentemente ai valori ai quali ha fin qui manifestato di ispirarsi, affinché voglia chiarire se ritiene che la presenza all’interno della maggioranza che lo sostiene, nonché nel ruolo di presidente di una commissione consiliare permanente, del rappresentante di un movimento politico di dichiarata ispirazione fascista come CasaPound – conclude la nota -, possa dirsi coerente e compatibile con la sua linea politica e la sua azione di governo”
L’interrogazione
Ecco il testo integrale dell’interrogazione:
“I sottoscritti consiglieri comunali,
premesso
- che la Repubblica italiana è nata all’indomani di una drammatica guerra combattuta dal nostro Paese al fianco dell’esercito nazista, atto conclusivo di una dittatura che cancellò le istituzioni democratiche e per un ventennio, attraverso il ricorso sistematico e spregiudicato alla violenza, privò gli italiani delle più elementari libertà, individuali e collettive;
- che il sentimento e la pratica dell’antifascismo hanno consentito agli italiani di liberare il nostro paese da quella dittatura, segnando anche la rinascita morale del popolo italiano, capace di ritrovarsi stretto intorno a valori condivisi, consacrati nella Carta costituzionale, nei quali i cittadini si riconoscono e dei quali le stesse istituzioni democratiche sono la più compiuta espressione;
- che codesta amministrazione ha fin qui manifestato sensibilità ed attenzione verso il dramma del fascismo ed il valore della ‘Memoria’;
- che, tra l’altro, rammentiamo la partecipazione di codesta amministrazione all’installazione delle ‘Pietre d’inciampo’, collocate lo scorso 13 gennaio dinanzi al Municipio per mantenere viva la memoria degli orrori del fascismo, che condusse anche nostri concittadini, rei di professare idee politiche non gradite al regime, a perdere la vita nei campi di sterminio nazisti;
- che altresì rammentiamo la partecipazione di codesta amministrazione, all’indomani delle elezioni, all’inaugurazione a Maiano Lavacchio del ‘Sentiero della memoria dei Martiri d’Istia’, gli undici ragazzi trucidati dai fascisti il 22 marzo del 1944 per essersi rifiutati di combattere tra le fila della Repubblica Sociale;
- che, d’altronde, proprio nella Sua stanza, signor Sindaco, è custodita la lavagna sulla quale i fratelli Matteini, poco prima di essere fucilati, lasciarono l’ultimo saluto alla mamma: ‘Mamma, Lele e Corrado un bacio’;
- che il fascismo – ebbe ad affermare una delle figure più limpide e autorevoli della storia recente del nostro paese – ‘non si limitò a violare questo o quel diritto fondamentale dell’uomo: negò in radice l’esistenza di diritti originari dell’uomo, anteriori allo stato’;
- che l’autore di tali affermazioni è Giorgio La Pira, antifascista e membro dell’Assemblea costituente, che Lei, signor Sindaco, ha opportunamente assunto a riferimento etico e politico in occasione dell’apertura della Sua campagna elettorale il 23 gennaio 2016;
- che, coerentemente con tali riferimenti etici e politici, in occasione del confronto elettorale che si svolse il 16 giugno 2016 presso il Cassero Lei, signor Sindaco, dinanzi all’affermazione che nella Sua coalizione fosse presente un movimento politico di ispirazione fascista come CasaPound, negò che ciò fosse vero replicando in modo fermo e giustamente sdegnato;
- che tuttavia nella lista del partito Fratelli d’Italia, che sosteneva la Sua candidatura, era candidata una figura che già all’epoca rivendicava pubblicamente la propria ispirazione fascista ed il proprio legame con CasaPound;
- che, in effetti, era noto che CasaPound fosse di fatto dentro la Sua coalizione già all’epoca della campagna elettorale, tanto che all’indomani delle elezioni la stessa CasaPound Italia in un comunicato ufficiale annunciava: ‘tornata elettorale di svolta, CasaPound elegge consiglieri a Grosseto e Isernia … Due consiglieri eletti, uno a Grosseto, Gino Tornusciolo …’;
- che quel candidato, Gino Tornusciolo, è stato quindi eletto in consiglio comunale e la notte della Sua vittoria elettorale, signor Sindaco, Suoi sostenitori hanno percorso il corteo che lo accompagnò verso il Municipio ostentando il saluto romano, ed ancora sventolando sul balcone della Casa comunale le bandiere dell’associazione La Deceris, presieduta da Gino Tornusciolo e legata a CasaPound;
- che ciò nonostante la Sua maggioranza, signor Sindaco, ha addirittura assegnato al consigliere Gino Tornusciolo ruoli chiave nell’amministrazione del nostro Comune, eleggendolo a presidente di una commissione consiliare permanente, ruolo confermato anche dopo l’uscita del medesimo consigliere dal gruppo di appartenenza, Fratelli d’Italia, lasciato per entrare nel gruppo misto, verosimilmente in attesa di poter costituire un autonomo gruppo consiliare CasaPound non appena se ne verificheranno le condizioni a termini di regolamento;
- che oggi assistiamo all’apertura ufficiale nella nostra città di una sezione di CasaPound Italia, il cui responsabile è il medesimo consigliere Gino Tornusciolo;
- che oggi, signor Sindaco, la maggioranza che La sostiene e rappresenta è dunque composta anche da un esponente di un movimento politico dichiaratamente di ispirazione fascista;
- che l’antifascismo è un valore fondante della nostra comunità, nella sua interezza e complessità, nel quale possono e debbono riconoscersi tutti i cittadini che credono nei principi costituzionali, al di là ed a prescindere dalle rispettive, legittime collocazioni politiche;
- che nell’antifascismo, prima ancora, debbono riconoscersi le istituzioni democratiche, a cominciare dai sindaci ai quali spetta il compito, fondamentale e delicatissimo, di contribuire alla crescita della comunità che è loro affidata informandosi ai principi sanciti dalla Costituzione, principi strenuamente avversati dal pensiero fascista;
- che occorre pertanto che le istituzioni democratiche prestino sempre la massima attenzione allorquando nella società – così come è avvenuto a più riprese nel corso della storia repubblicana – tornano a formarsi e ad agire soggetti organizzati, per quanto destinatari di modesto consenso da parte della collettività, che si richiamano nelle forme piuttosto che nella sostanza a idee e pratiche proprie del fascismo;
tutto ciò premesso interrogano il sindaco
affinché voglia chiarire se ritiene che la presenza all’interno della maggioranza che la sostiene, nonché nel ruolo di presidente di una commissione consiliare permanente, del rappresentante di un movimento politico di dichiarata ispirazione fascista come CasaPound, possa dirsi coerente e compatibile con la sua linea politica e la sua azione di governo.
Si chiede di ricevere risposta in aula”.
L’interrogazione porta la firma dei consiglieri Manuele Bartalucci (Pd) Rinaldo Carlicchi (Passione per Grosseto) Ciro Cirillo (Pd) Marilena Del Santo (Lista Mascagni) Carlo De Martis (Lista Mascagni) Marco Di Giacopo (Pd) Daniela Lembo (M5S) Lorenzo Mascagni (Pd) Gianluigi Perruzza (M5S) Antonella Pisani (M5S) Catuscia Scoccati (Pd)