“Quando il Comune di Grosseto ha vinto il bando per la riqualificazione delle periferie urbane, il sindaco non ha esitato ad attribuirsi tutti i meriti della vittoria, sminuendo l’importanza della progettazione realizzata dall’amministrazione prima del suo insediamento e dimenticando che i finanziamenti (ben 10 milioni per Grosseto), sono frutto di una volontà del Governo Renzi, che ha trovato le risorse per tutti i progetti presentati da Città metropolitane e capoluoghi di provincia”.
A dichiararlo è Catiuscia Scoccati, consigliere comunale del Partito democratico.
“Quando invece il Comune perde il bando regionale sulle città murate, cui aveva partecipato per ottenere un contributo per l’illuminazione delle mura, la colpa, secondo il refrain molto di moda in questi mesi, è della Regione matrigna – spiega Scoccati -. Le cose, se si ha solo la pazienza di guardare le carte, non stanno così. Come si legge nell’allegato A della delibera dell’Ufficio di Presidenza della Regione Toscana n. 146 del 21 dicembre 2016, sono stati ritenuti idonei i progetti presentati da 21 Comuni, ma il Comune di Grosseto è arrivato purtroppo solo penultimo (20°) e quindi non ha potuto partecipare alla distribuzione di 990.000 euro messi a disposizione da quel bando, che sono stati aggiudicati dai primi 10 progetti”.
“Scelta politica della Regione – si chiede il consigliere comunale –? Ovviamente no, e ciò si evince da due semplici dati di fatto:
- a) la graduatoria è stata stilata da una commissione composta da tecnici;
- b) detta graduatoria è stata ‘convalidata’ dall’Ufficio di presidenza della Regione Toscana all’unanimità, e dunque con il voto favorevole anche dei consiglieri regionali Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) e Marco Stella (Forza Italia).
Farebbero pertanto bene, almeno gli esponenti locali di quei partiti, a non lanciare accuse tanto infondate quanto pretestuose alla Regione, che non potrebbero non coinvolgere i loro omologhi fiorentini”.
“Ciò chiarito, dispiace che il finanziamento non sia stato ottenuto, e bene ha fatto il Comune ad andare avanti nel progetto di illuminazione delle mura, attingendo a risorse comunali – conclude Catiuscia Scoccati -. Desta casomai perplessità che si sia deciso di utilizzare i proventi dell’imposta di soggiorno, che dovrebbero essere destinati per finalità di promozione turistica, come del resto era previsto anche nel programma elettorale del sindaco”.