“Il dibattito, l’approfondimento sulla quantità dei problemi del Paese è cosa meritevole, sempre necessaria in democrazia, ma ora sta rischiando di diventare un fatto ripetitivo e sterile che non porta a formulare nessuna prospettiva futura“.
A dichiararlo, in un comunicato, è il Raggruppamento Politico Autonomo.
“Nuova soluzione etica? Ricerca di un nuovo Keynes? Ricerca di una nuova filosofia morale o nuovi valori compatibili con i lineamenti di un mondo globalizzato? Nessuno può dirlo, nessuno oggi può offrire una soluzione definitiva. Forse sarebbe saggio fermarsi un po’ a riflettere, raccogliere le idee, quelle più elementari; così tanto per iniziare e ripartire – continua la nota –. Ma da dove? Forse dal basso, come si diceva una volta“.
“Noi del Raggruppamento Politico Autonomo crediamo che la prima cosa è ricordarsi che ciascuno di noi vive in una comunità della quale deve sentirsi parte attiva e non soggetto ospite – prosegue il comunicato –. Come tale deve vivere questa comunità conoscendone potenzialità, risorse, possibilità, meccanismi in una logica di prospettiva e di crescita; far crescere la comunità per far crescere noi stessi. E la comunità non è questo o quel partito politico, questa o l’altra coalizione; la comunità è un bene comune che appartiene a ciascuno di noi. Se questo è vero dobbiamo capire come possiamo conoscerla e come possiamo intervenire per rendere più vero il rapporto comunità singolo cittadino, cittadino istituzione che ci guida“.
“Allora iniziamo col conoscere l’operato dell’amministrazione pubblica, la sua accessibilità e la sua trasparenza chiedendo l’adozione del bilancio sociale, cioè quel documento da realizzare con scadenza periodica, nel quale l’amministrazione riferisce a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici le scelte operate, le attività svolte ed i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo i suoi processi decisionali e operativi – continua il Raggruppamento Politico Autonomo -. In buona sostanza, per il Raggruppamento Politico Autonomo il bilancio sociale serve a rendere conto ai cittadini in modo trasparente e chiaro cosa fa l’amministrazione per loro. Infatti, rispetto al bilancio tradizionale che riporta dati economico-finanziari difficilmente comprensibili, il bilancio sociale rende trasparenti e comprensibili le priorità, gli obiettivi, gli interventi programmati e realizzati e i risultati raggiunti.
Inoltre, tale strumento può contribuire a migliorare, per l’amministrazione, la dimensione contabile, la dimensione comunicativa, la dimensione della responsabilità politica, la dimensione di funzionamento, la dimensione strategico-organizzativa ed infine la dimensione professionale. Bisognerebbe capire, infatti, che ogni amministrazione pubblica, in quanto titolare di una funzione di interessi e di soddisfazione dei bisogni dei cittadini, ha l’onere di rendere conto di quanto operato nei propri ambiti di competenza. E dovrebbe capirlo soprattutto l’Amministrazione pubblica che già possiede le linee guida fornite dal Ministero per operare in questa direzione” .
“E’ solo una questione di volontà e di sensibilità, sempre pronta ad essere sbandierata quando si tratta di fare un po’ di demagogia, ma sempre tenuta nascosta quando non si vuole essere controllati e quindi giudicati – termina la nota -. Ora però i cittadini sanno“.