Home Grosseto Tagli del Comune ad alcune associazioni, il centrosinistra: “Brutto segnale della maggioranza”

Tagli del Comune ad alcune associazioni, il centrosinistra: “Brutto segnale della maggioranza”

di Redazione
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“Questa mattina, il Consiglio comunale di Grosseto ha approvato a maggioranza, con il voto contrario di centrosinistra e Movimento 5 Stelle, una delibera proposta dall’assessore Cerboni con la quale si è stabilito di cessare la partecipazione del Comune di Grosseto ad alcune associazioni, di cui alcune impegnate nella lotta e nel contrasto alle mafie ed altre finalizzate alla valorizzazione e promozione dei prodotti della nostra terra“.

A dichiararlo, in un comunicato, sono i consiglieri comunali del Pd, della Lista Mascagni e di Passione per Grosseto.

“La scelta, pur trattandosi di quote di partecipazione di modesto importo, è stata collegata dall’assessore ad esigenze di spending review – spiegano i consiglieri di centrosinistra -. Per evitare che i pur comprensibili contenimenti della spesa andassero a colpire nella direzione sbagliata, il consigliere Bartalucci (Pd) ha presentato un emendamento per togliere dal novero delle associazioni da ‘cassare’ quelle finalizzate alla valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche (Strade dei vino e dei sapori colli di Maremma, Città del vino e Città dell’olio), mentre il consigliere De Martis (Lista Mascagni) ha proposto di mantenere la partecipazione all’associazione ‘Avviso pubblico’, associazione di enti locali finalizzata a alla formazione civile contro le mafie“.

“Gli emendamenti dei gruppi di centrosinistra, sostenuti anche dai consiglieri del M5S, sono stati però bocciati perché la maggioranza ha preferito andare per la propria strada – continua il comunicato -. E’ evidente che la partecipazione del nostro Comune in queste realtà associative era il segno dell’attenzione a due temi di fondamentale importanza: da un lato, il contrasto alle mafie, presenti purtroppo anche nella nostra regione; dall’altro, l’attenzione che si deve riporre alla valorizzazione del nostro sistema agroalimentare“.

“Ecco perché quello che l’amministrazione ha mandato con la delibera Cerboni è un brutto messaggio, che non può essere derubricato a semplice cancellazione di alcune ‘voci contabili’, come taluno ha sostenuto dai banchi della maggioranza – termina il comunicato -. Noi ci batteremo, anche nelle istituzioni, affinché la legalità ed il contrasto nei confronti di ogni infiltrazione mafiosa da un lato, e la valorizzazione delle nostre eccellenze eno-gastronomiche dall’altro, rimangano temi centrali dell’azione amministrativa e per i quali possa anche valere la pena spendere poche migliaia di euro l’anno“.

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