“Non nuovi i temi della contestazione, da parte della lista Sel di Manciano, sull’iniziativa promossa dal comitato per il Sì al referendum a Manciano. Ci dispiace che al centro di questa contestazione venga messo in discussione un importante incontro, che parlerà nel merito della riforma e che coinvolgerà voci provenienti da aree politiche diverse“.
Marco Simiani, segretario provinciale del Partito democratico, replica al circolo mancianese di Sel – Sinistra Italiana sull’incontro in programma nel comune maremmano oggi pomeriggio.
“Come già successo in questa campagna referendaria, quello che viene contestato è qualcuno e non qualcosa – spiega Simiani -. Sembra fuori luogo l’attacco al sindaco Galli e all’assessore Detti sulla loro adesione al comitato del Sì, scelta libera in un paese democratico. Le critiche mosse verso il sindaco e l’assessore sfruttano l’occasione di una iniziativa che parla del referendum; viene paventato un clima di alleanza tra posizioni legittimamente differenti, quando invece si tratta solo di una iniziativa che parla nel merito della riforma e può servire per informarsi e fare domande. Quando ormai è un fatto oggettivo che le strane alleanze stanno da un’altra parte, dalla parte di chi, volendo votare a tutti i costi no, per andare più contro a qualcuno che a favore di qualcosa, è disposto a tapparsi gli occhi e spalleggiare partiti e movimenti con i quali non è mai andato d’accordo da anni, addirittura con pensieri opposti. Perdendo così l’occasione di una riforma aspettata da decenni anche da molti che oggi dicono di votare no“.
“I comitati che esistono sull’area di Manciano stanno portando avanti varie iniziative che parlano della riforma, le più evidenti sui media sono partite da ottobre, con la visita dell’eurodeputato Nicola Danti, per arrivare a quella di oggi, fino alla prossima che si terrà a Saturnia con Bruno Valentini, sindaco di Siena, e Tommaso Currò, parlamentare, il 26 novembre. Tutte volte ad informare e parlare della riforma, con impegno e dedizione verso i cittadini – conclude Simiani -. Se si taccia il Pd di voler essere il Partito della Nazione, noi crediamo che semmai sono gli altri ad esserlo già, e sinceramente ci domandiamo anche come facciano“.