Home Grosseto Insieme a sinistra e PCI in piazza per dire no al referendum del 4 dicembre

Insieme a sinistra e PCI in piazza per dire no al referendum del 4 dicembre

di Redazione
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Insieme a sinistra e PCI, chiamano il Popolo della Sinistra e quanti sentono di condividere le ragioni del NO, a partecipare all’iniziativa del 19 novembre per il NO al referendum del 4 dicembre, che si terrà in piazza Dante a partire dalle 17:00.

“Ci poniamo la missione di aggregare, tutte e nessuna esclusa, le forze a Sinistra di tutta la provincia di Grosseto volendo estendere l’esperienza positiva grossetana a tutto il territorio – dichiarano della Segreteria Provinciale del Partito Comunista Italiano di Grosseto -. Abbiamo costituito un tavolo di collaborazione e confronto sui temi e le difficoltà della nostra provincia. I politici di oggi hanno fatto perdere credibilità alla politica. Per questo facciamo appello a tutti coloro che si sentono comunisti e di sinistra di tornare a fare politica, militare e manifestare contro il Governo Renzi che ha eliminato i diritti dei lavoratori, vuole trasformare la Costituzione in un regime di poteri senza più il consenso popolare, ha impoverito il Paese e lo dimostrano i livelli di disoccupazione e gli andamenti economici. Ha aiutato le banche, spende soldi pubblici per armi e per i suoi comizi in giro per l’Italia.”

“Il PD anche nella nostra provincia ha lasciato tagliare i nostri ospedali, i servizi. In questi ultimi giorni è scoppiato il caso sui rifiuti con indagati e inquisiti, spesso appartenenti a nomine di partito. Siamo stanchi di politici corrotti e collusi che inquinano il nostro territorio per soddisfare i propri appetiti – prosegue la nota della Segreteria Provinciale del Partito Comunista Italiano di Grosseto – . Siamo stanchi di essere visti come una sorta di Africa della Regione Toscana in cui si impongono scelte che non vogliamo. Non vogliamo l’autostrada, chiediamo l’adeguamento utilizzando il tracciato Anas. Chiediamo che il pedaggio di Rosignano venga eliminato, diciamo No all’inceneritore di Scarlino che ha già dimostrato di essere pericoloso e dannoso con le emissioni di diossina. Oppure, ancora una volta si preferisce mettere la testa sotto la sabbia ? Vogliamo per il nostro territorio politiche che utilizzino nuove tecnologie, ci siamo stancati di essere quelli che ricevono qualche elemosina per giustificare politiche sbagliate. Tutto ciò accade perché nei decenni il PD grossetano non ha avuto forza di dire basta al saccheggio e allo sfruttamento della Maremma”. 

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