“L’istanza presentata dai Consiglieri appare fondata, fatte naturalmente salve eventuali e diverse motivazioni che potranno essere fornite da codesta amministrazione. Confido dunque nella Vostra cortese collaborazione per verificare con maggior dettaglio le ragioni che hanno determinato l’attuale composizione della Giunta in violazione della percentuale minima del genere meno rappresentato e, soprattutto, per garantire che siano tempestivamente posti in essere tutti gli adempimenti necessari per modificare la composizione della stessa Giunta assicurando la partecipazione ad essa di almeno un altro componente di genere femminile”.
Questi i passaggi finali della nota prodotta dal Difensore civico della Toscana, in riscontro all’istanza presentata dai consiglieri comunali di centrosinistra sulla composizione della Giunta del Comune di Grosseto.
“Da alcuni giorni, esattamente dal 26 settembre, l’istanza giace sulla scrivania del Sindaco di Grosseto – spiegano in un comunicato i consiglieri comunali di centrosinistra -. Ricordiamo che il Difensore civico è l’organismo deputato per legge a intervenire nei casi di cattiva amministrazione, quando un atto è stato emanato in modo irregolare o illegittimo e in generale quando non sono rispettati i principi di buona amministrazione”.
“Ebbene, il Difensore civico, allo stato degli atti, ritiene che il primo atto compiuto dal sindaco, quello con il quale lo scorso 27 giugno ha nominato la propria Giunta, sia stato emanato in violazione della legge – continua il comunicato -. Da oltre tre mesi domandiamo spiegazioni, ma il sindaco ha ritenuto di trincerarsi dietro ad un inspiegabile silenzio, fino addirittura a tacere sulla nota pervenutagli dal Difensore civico”.
“Se non provvede il sindaco provvederemo noi, per quanto nelle nostre prerogative e possibilità, a mettere a disposizione dei cittadini tutti gli atti e i documenti di cui otterremo la disponibilità. Noi pensiamo che una ‘buona amministrazione’ sia tale quando agisce con trasparenza, quando rende conto ai cittadini del proprio operato, informandoli e condividendo i percorsi che decide di intraprendere – terminano i consiglieri di centrosinistra –. A questo punto il sindaco una risposta dovrà darla. Se non a noi consiglieri di opposizione, se non ai cittadini, al Difensore civico una risposta dovrà darla”.
La risposta del difensore civico
Ecco il testo integrale della risposta del Difensore civico:
“L’Avv. Mascagni , in nome e per conto dei consiglieri firmatari ha segnalato al Difensore civico il mancato rispetto, nella composizione della Giunta Comunale del Comune di Grosseto, della quota minima del 40% che l’art. 1, comma 137 della L. 56/2014 (cd. Legge Del Rio) assegna al ‘genere’ meno rappresentato. Si tratta, come ben noto, di norma a carattere cogente che detta i criteri di selezione dei soggetti cui affidare l’incarico di assessore nei comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti.
La Giunta è stata individuata con disposizione del Sindaco n. 161 del 27 giugno 2016 e risulta composta dallo stesso Sindaco e da un totale di 9 assessori, dei quali 6 uomini e 3 donne. Al Difensore civico è stato chiesto di verificare il rispetto della legge nella composizione della Giunta.
Posto che nel calcolo della percentuale di rappresentanza deve essere computato, in mancanza di ulteriori precisazioni, anche il Sindaco poiché componente della Giunta (nota del Ministero dell’Interno, 24 aprile 2014, par. 3), se ne deduce che l’incarico avrebbe dovuto essere assegnato ad almeno quattro persone di sesso femminile.
La stessa nota ministeriale chiarisce che ‘… occorre lo svolgimento da parte del sindaco di una preventiva e necessaria attività istruttoria preordinata ad acquisire la disponibilità allo svolgimento delle funzioni assessorili da parte di persone di entrambi i generi. Laddove non sia possibile occorre un’adeguata motivazione sulle ragioni della mancata applicazione del principio di pari opportunità. Nel caso in cui lo statuto comunale non preveda la figura dell’assessore esterno e il consiglio comunale sia composto da una rappresentanza di un unico genere, per la piena attuazione del citato principio di pari opportunità si dovrà procedere alle opportune modifiche statutarie che, comunque, sono rimesse alla autonoma valutazione dell’ ente’.
Nella disposizione n. 161/2016 si da conto dell’attività istruttoria svolta e preordinata a verificare la disponibilità allo svolgimento di funzioni assessoriali da parte di persone di genere femminile, con consultazione delle forze politiche che avevano sostenuto la candidatura del sindaco risultato vincitore. Si precisa inoltre che è stato deciso di individuare gli assessori, per quanto possibile, tra i candidati alla selezione elettorale e di tener conto, nell’attribuzione degli incarichi, della percentuale di consenso elettorale ottenuto da ciascuna delle forze politiche interpellate. La selezione è stata poi effettuata a seguito dell’esame dei curricula ed in considerazione dell’esperienza e della capacità operativa politica amministrativa dei canditati proposti. L’esigenza di procedere con tempestività, infine, ha dato luogo alla definitiva scelta degli assessori considerando la nomina di 3 assessori di sesso femminile sufficiente a garantire l’equilibrata rappresentanza di genere all’interno della Giunta.
La percentuale minima del 40 % (su un totale di 10 componenti) deve considerarsi realizzata con la nomina di almeno 4 persone del genere meno rappresentato. Le motivazioni espresse possono essere utili a dar conto della procedura seguita per l’individuazione dei soggetti candidabili ma non anche del numero di candidature femminili esaminate e delle ragioni per le quali alcune di esse non sono state positivamente valutate. Nulla avrebbe impedito, inoltre ed al fine di garantire il rispetto della legge, di estendere la ricerca anche al di fuori dell’ambito individuato – legittimamente ma pur sempre in modo discrezionale – dalle forze politiche per la raccolta delle candidature.
Tutto ciò premesso, l’istanza presentata dai Consiglieri appare fondata, fatte naturalmente salve eventuali e diverse motivazioni che potranno essere fornite da codesta amministrazione.
Confido dunque nella Vs. cortese collaborazione per verificare con maggior dettaglio le ragioni che hanno determinato l’attuale composizione della Giunta in violazione della percentuale minima del genere meno rappresentato e, soprattutto, per garantire che siano tempestivamente posti in essere tutti gli adempimenti necessari per modificare la composizione della stessa Giunta assicurando la partecipazione ad essa di almeno un altro componente di genere femminile”.