“Durante la campagna elettorale ho fatto appello ai sindacati affinché vigilassero sui diritti dei lavoratori e, ancor di più, sul fenomeno del caporalato. Evidentemente, la Cgil non ha accolto il mio appello, preferendo occuparsi dei locali movimenti nazional-popolari e, quindi, prediligendo la politica ai diritti dei lavoratori, cosa che non ci si aspetterebbe da un sindacato” .
A dichiararlo è Federico Trotta, segretario provinciale di Forza Nuova, che replica alla Cgil.
“Tralasciando le motivazioni storiche della nascita dei sindacati e del come il sindacalismo sia diventato, per un certo periodo, un organo ben definito dello Stato italiano con tanto di ordinamento giuridico ‘ad hoc’, mi preme sottolineare come la Cgil, non solo tralasci, o forse ignori, queste cose, ma dimostri anche di avere a livello storico-politico poche idee, ma confuse. Se, infatti – continua Trotta – vogliono nominare la Guardia di Ferro ed il cattolicesimo, sarebbe opportuno, prima di farlo, che studiassero bene entrambi. In particolare, quel che mi sta più a cuore, è la mistificazione che (anche) la Cgil fa del cattolicesimo. Se, infatti, conoscessero la religione cattolica, saprebbero che il matrimonio tra uomo e donna è una questione naturale, non di omofobia. Allo stesso tempo, saprebbero che molti Papi, tra cui, non ultimo, Pio XII, hanno chiaramente espresso, anche attraverso Encicliche varie, che l’immigrazione è un fenomeno che va gestito senza la perdita di identità, culturale e spirituale, degli ospitanti, senza far in modo che gli ospitati vengano sfruttati e ponendo come limite agli ospitanti di non compiere sacrifici sproporzionatamente gravi nell’assistenza altrui: diversamente, sia gli ospitati che gli ospitanti si troverebbero in difficoltà. Chi li aiuterebbe, allora?“.
“Infine – conclude Trotta –, anche a loro regaleremo una copia del compendio forzanovista, così che si possano accorgere che la guerra è finita da un po’ e, magari, inizieranno davvero ad occuparsi dei lavoratori“.