“Anche se siamo in periodo di vacanze, gli aumenti non vanno mai in ferie, anzi. Tra i tanti, troppi, oneri che il tartassato cittadino deve pagare è di questo periodo, l’aumento del 4,3% per l’energia elettrica, sospeso nel frattempo dal Tar della Lombardia, e quello relativo alla Tari Un sopruso inaccettabile. Come Rpa, torniamo dunque con forza a chiedere con urgenza una revisione totale della normativa che sta alla base di questa gabella“.
Francesco Donati, presidente del Raggruppamento politico autonomo di Grosseto, torna a parlare di uno dei temi del programma di governo del movimento, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti, e preannuncia le prossime iniziative in merito.
“Terminata la stagione estiva, intendiamo organizzare un convegno specifico su questo argomento. In quella sede -afferma il presidente –, alla presenza di esperiti, tecnici, giuristi e conoscitori della materia in oggetto, presenteremo le nostre idee. Sempre in quell’occasione lanceremo le nostre proposte e le nostre intenzioni“.
“Nel frattempo – aggiunge Donati –, riteniamo fuori da qualsiasi principio istitutivo della tassa, l’applicazione del comma 642 della legge 147 del del 27 dicembre 2013 (la cosiddetta ‘Legge di Stabilità’ 2014), che recita : ‘La Tari è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria’. In altre parole, la tassa va pagata per tutti gli immobili che potenzialmente ‘potrebbero’ produrre rifiuti, e questo indipendentemente dal fatto che li producano davvero oppure no. Tuttavia questo mal si concilia con il principio che chi produce rifiuti deve pagare. Logica vorrebbe infatti che, se la fornitura di un servizio prevede il pagamento di un corrispettivo, qualora il servizio non venga fornito, nulla è dovuto“.
“Il riferimento è a i proprietari di immobili che per motivi personali decidono di non usarlo né di affittarlo. In attesa che il comma 642 venga modificato e per consentire ai proprietari di un immobile, soggetto alla Tari, di non pagarla se non ne fanno uso o non ne ricavano alcun introito, lanciamo un invito che vuol essere un auspicio alla nuova amministrazione affinchè riveda – conclude Donati –, in piena autonomia, la disciplina del prelievo per quello che riguarda il nostro comune“.