“Fare Grosseto resta protagonista delle comunali. Lo fa nonostante non sia presente nelle schede elettorali. Lo fa con le idee. Le proposte. Il nostro consiglio direttivo ha stilato un manifesto politico, delle linee guida che speriamo possano essere condivise dal candidato che vincerà le elezioni e diverrà sindaco“.
A dichiararlo, in un comunicato, è la stessa associazione.
“Anzitutto, Fare Grosseto intende mettere al centro delle politiche la famiglia, promuovendo anche scelte economiche che vadano in questo senso – spiega il comunicato –. L’associazione chiede anche uno stop all’assistenzialismo fine a se stesso: chi riceve aiuti economici deve impegnarsi a restituirli o a ripagare la collettività con lavori utili o servizi. Servizi magari rivolti a famiglie numerose o anziani soli. Sì all’introduzione del baratto amministrativo“.
“Fare Grosseto punta pure sull’ingresso di sistemi di videocontrollo in asili e ospizi. L’associazione chiede, inoltre, maggiore vigilanza da parte delle forze di polizia a tutela della sicurezza dei cittadini. Occorre poi sostenere i più deboli: taglio delle barriere architettoniche e nascita di consulte con ruoli decisionali ben definiti – continua la nota –. Trasporto pubblico (urbano e Marina), parchi e musei gratuiti per studenti e atleti di associazioni sportive che vengono in Maremma. Nel manifesto politico trova molto spazio il percorso che mira a rendere protagonista la scuola, anche e soprattutto in chiave civica. Fare Grosseto, infine, ricorda l’importanza di una corretta raccolta differenziata e ribadisce un secco no agli inceneritori“.
“Questi e altri sono i punti su cui intendiamo confrontarci. Punti che ci auguriamo vengano presi a esempio dai futuri amministratori del nostro territorio. E che non succeda come con l’amministrazione Bonifazi, che non è mai stata in grado di sollevare e prospettare soluzioni – termina il comunicato -. Bonifazi e la maggioranza, ed in particolare il Pd, hanno deluso la scorsa legislatura, per le assenze dei consiglieri al Consiglio comunale, che a volte non hanno permesso lo svolgimento delle sedute. Pd che ha deluso pure per la presenza poco partecipativa“.