“Non bastavano i Verdiniani a rendere, come aveva avuto modo di sottolineare Enrico Rossi, ‘impresentabile’ il Partito Democratico. Ora, a schierarsi con Lorenzo Mascagni è addirittura Stefano Carotta, leader antidemocratico di Lega Toscana, che vedeva tra le sue fila di sostenitori addirittura Bruno Poeti, che chiedeva a gran voce un referendum per abolire la legittima difesa. Si alleano al Pd, dopo l’alleanza anche a Grosseto con i verdiniani simpatizzanti di Almirante anche la Lega Toscana. Non male per chi vuole ed è in cerca dei voti della sinistra. Un bel biglietto da visita“.
A dichiararlo, in un comunicato, è la segreteria provinciale del Partito Comunista d’Italia.
“Ricordo che tutte queste posizioni programmatiche, quando furono esternate dal candidato Carotta, suscitarono quanto meno l’ilarità di molti esponenti del Partito democratico e della sinistra in generale – continua il comunicato -. Oggi quindi chiediamo a Lorenzo Mascagni se per caso non provi un minimo di imbarazzo per l’endorsement appassionato di colui che chiedeva, tra l’altro, l’immediata chiusura della Fondazione Grosseto Cultura, feudo di quel Valentini che è il puparo della campagna elettorale del Pd. Le contraddizioni si fanno sempre più forti all’interno del Pd sui vari temi dalla sanità, alla cultura, alla carta costituzionale, all’agricoltura fino alla viabilità. Sono chiaramente evidenti i problemi di tenere insieme così tante troppe correnti e anime. Basta con questo brutto spettacolo, i cittadini grossetani meritano molto di più“.