“Come previsto, il recupero di un’area così importante, nel cuore della città, come parte dell’ex Ilva ed il nuovo parco centrale, sta dando i suoi frutti: i cittadini si riappropriano di queste aree e del loro profondo significato sociale e culturale”.
A dichiararlo, in un comunicato congiunto, sono il Psi della Città del Golfo e Gente di Follonica.
“Tuttavia, come ampiamente sollecitato mesi orsono, riteniamo indispensabile che questo processo sia favorito e rafforzato. Bastano piccole cose, che i nostri consiglieri, Chirici e Aquino, hanno sollecitato e condiviso. Adesso devono essere più efficaci ed incisivi verso la Giunta, su alcuni temi fondamentali che possiamo così riassumere – spiega la nota –:
- procedere senza indugi all’acquisizione dell’area, obiettivo imprescindibile per dar senso a quanto già speso, agli investimenti futuri ed alla gestione del complesso e degli edifici;
- liberare l’area da occupanti abusivi, murando, in attesa del recupero, l’accesso agli edifici non utilizzati, pericolosi e non abitabili in modo dignitoso;
- aprire il varco nel muro ‘magonale’, lato parco della Rimembranza, per collegare direttamente l’ex Ilva all’arena spettacoli, di fronte al nuovo ponte pedonale;
- segnalare ed illuminare, in modo semplice, anche provvisorio, un percorso ciclabile e pedonale tra il parco, il nuovo varco nel muro, fino al cancellone di ghisa, passando davanti al teatro ed alla fonderia, in modo da rendere consueto il percorrere questi luoghi;
- incentivare e sostenere il nuovo mercatino a km 0, che grande successo sta avendo il sabato mattina, garantendone la periodicità, in modo da iniziare un percorso condiviso con i produttori per valorizzare sempre di più i prodotti locali”.
“Pensiamo che, più che grandi eventi a spot, sia necessario un uso consapevole e costante di questi luoghi – termina il comunicato –, in modo da farli diventare il quotidiano più che l’eccezione”.
1 commento
Amici di Gente di Follonica e PSI, nella campagna elettorale del 2009 suggerivo alcune soluzione da tempo caldeggiate anche dal COMITATO PRO EX ILVA. Condivido appieno le vostre osservazione che potrebbero essere affiancate dalle seguenti proposte.
Un saluto.
Ps, alcune parti dello scritto sono state superate nel frattempo dai nuovi progetti in essere, le lascio ugualmente.
COMPRENSORIO “EX ILVA”
Negli anni sessanta da parte della politica locale è maturata fortemente la constatazione che l’EX ILVA rappresenta la radice storica di Follonica.
L’area, oggi acquisita dal Comune, è interessata dalla fase progettuale e si avvia ad un futuro di trasformazione ed utilizzo pubblico.
Il progetto del Parco Centrale rappresenta quanto di meglio un’amministrazione comunale potesse favorire per la rinascita del nucleo cittadino.
Tuttavia da più parti si rileva come dentro il comprensorio ex ILVA siano presenti alcune “stonature” che richiedono un ripensamento critico sul metodo di collocamento di certe strutture pubbliche.
Ne è esempio il MUSEO del FERRO e della GHISA che rappresenta un corpo estraneo nel contesto strategico.
Considerato lo scarso interesse suscitato nelle utenze dallo spostamento del MUSEO dalla sede della PINACOTECA a quella odierna, si potrebbe forse riportarlo nella vecchia sede, data l’eventualità che alcuni locali adiacenti alla PINACOTECA potrebbero a breve rendersi liberi.
Una misura consona per il bene del MUSEO, della città di FOLLONICA, per il turismo in quanto un MUSEO rappresenta un valido veicolo di promozione ed infine per la cultura in virtù del fatto che un MUSEO ha bisogno più di ogni altra cosa di essere visto e visitato.
Fuori dai limiti geografici propri dell’ILVA il progetto del PARCO CENTRALE risulta estranea al contesto, riproponendo in modo assai ripetitivo la solita colata di cemento.
Non siamo contrari alle nuove costruzioni.
L’individuazione delle aree di edificazione deve essere valutata al di fuori degli spazi liberi cittadini perché la città è stata oltremodo occupata in questo senso.
I progetti edilizi devono comunque rivestire carattere di urgenza e di mirata necessità.
Altri siti possono ospitare le infrastrutture del Parco Centrale rispettandone nello stesso tempo lo spirito progettuale.
Il Parco Centrale è pienamente condivisibile fino al ponte che dovrebbe unire l’EX ILVA alla zona dell’IPPODROMO DEI PINI.
Dal PARCO della RIMEMBRANZA, percorrendo gli argini del torrente PETRAIA (occorre approntare un camminamento in legno sotto il ponte della ferrovia) a piedi o in bici in tempi stretti si giunge al PARCO di MONTIONI delle FORESTE DI FOLLONICA e delle COLLINE METALLIFERE.
Si possono comunque individuare altre alternative.
Una di queste è rappresentata dal percorrere la corsia pedonabile del sottopasso ferroviario del CAPANNINO e da qui giungere alla Pinetina di San Luigi e proseguire fino all’incrocio con la vecchia Aurelia.
Dalla rotonda di FONTETONDA, seguendo il tracciato già delineato che si trova fra il muro dell’Ippodromo e gli alberi che costeggiano la via MASSETANA, una variante ciclabile risulta utile e di facile esecuzione: termina un percorso nel verde urbano che conduce direttamente alla rigogliosa natura della macchia mediterranea.
Un’esperienza unica che valorizza in modo significativo l’unicità di Follonica in un contesto storico, turistico, naturalistico di primissimo ordine.
Si presenta inderogabile la necessità di ripristinare dentro il Comprensorio EXI LVA il percorso idrico che costituiva l’essenza stessa della produzione della ghisa, distrutto per far posto ad una strada( Sic).
Nell’area ex-ILVA insiste una palestra scolastica che potrebbe rappresentare un’ottima chance di riconversione.
Si potrebbe pensare alla messa in opera di un ACQUARIO di acqua dolce con funzioni di studio e di visita delle scolaresche e di un’utenza sensibile alle tematiche ambientali.
La presenza di un ACQUARIO di acqua dolce è giustificata dal fatto che FOLLONICA è sorta dentro un PADULE e avvalorata dalla constatazione che gli acquari di tale tipologia rivestono carattere di specifica peculiarità.
Del contesto naturalistico originale non è rimasta ormai più traccia.
L’emblema stesso di questa vasta realtà nella piana del CASONE, “IL MACCHION’ de’ CORVI” è stato definitivamente inghiottito dalle attività umane.
Un patrimonio naturalistico dissipato in breve tempo.
Pesci, uccelli, mammiferi, rettili, insetti, attività umane tipo la pesca a “MAZZACCHERA” delle anguille assai praticata a fini di sussistenza alimentare oggi non esistono più.
Un ACQUARIO qualificato nella gestione (tenere presente che FOLLONICA è sede di una FACOLTA’ DI SCIENZE AMBIENTALI e come tale essa può assolvere benissimo ad una sovrintendenza scientifica), qualifica egregiamente la prospettiva di diversificare l’offerta turistica nel versante della cultura e della conoscenza.
L’ACQUARIO di acqua dolce è un modo incisivo per agire lontano dai canoni tradizionali di promozione locale.
Un grazie sincero a tutti coloro (soprattutto al COMITATO EX ILVA) che con spontaneo entusiasmo hanno generato la presa di coscienza per una definitiva volontà di intervento conservativo nell’interno del COMPRENSORIO EX ILVA. Di supporto all’acquario, un Terrario delle specie endemiche significherebbe un valido supporto scientifico e di sicuro interesse turistico, vista la peculiarità dei Terrari di suscitare interesse generale alla visita.
Dentro l’ILVA troverebbe naturale collocazione un ORTO BOTANICO finalizzato alla conoscenza delle specie arboree tipiche della MACCHIA MEDITERRANEA, al cui interno potrebbe essere presente anche UN GIARDINO DEGLI AROMI, costituito da essenze presenti nel territorio, da erbe officinali e da fiori e frutti dei nostri luoghi.
L’OLIMPIADE DEL FONDITORE e del FERRO BATTUTO sarebbe una rassegna evocativa di arti e mestieri in via di estinzione da promuovere in occasione del CARNEVALE.
L’EX ILVA è il teatro naturale dove svolgere tale manifestazione.
Il tempio della fusione del ferro e della ghisa, fatti i debiti confronti, sarebbe portato per qualche giorno a nuova vita.