“Spendo poco e faccio la mia figura. Diciamo così. Gli impegni che Vivarelli Colonna sostiene di voler prendere rispetto alle persone con disabilità stanno tutti dentro questa logica. Che poi è figlia a sua volta della cultura del pietismo nei confronti delle cosiddette ‘persone meno fortunate‘”.
A dichiararlo è Fabio Favali, coordinatore del comitato elettorale di Lorenzo Mascagni.
“Che tutto il programma di Vivarelli Colonna si limiti a uno «sportello di coordinamento delle persone portatrici di handicap», a proposito si dice persone con disabilità, a un «consiglio comunale straordinario sull’handicap» a un «progetto di collaborazione con le scuole» e ad «aumentare il numero degli stalli di sosta», la dice lunga sul livello di consapevolezza, e di conseguenza d’impegno, che la destra destra ha dei temi riguardanti la disabilità – spiega Favali -. Non è un caso, dunque, che non si parli né di servizi alla persona né di incremento della spesa sociale all’interno della riorganizzazione della Zona distretto, che a breve nascerà dalla fusione di più zone socio sanitarie. Questi temi, invece, sono molto chiari al centrosinistra e a Lorenzo Mascagni. Ai problemi reali vanno date risposte credibili ed economicamente sostenibili per non illudere le persone con ipotesi accademiche che sanno di aria fritta“.
“Per questo il nostro impegno parte da ciò che c’è, per migliorare le risposte. Quello che già c’è, è lo sportello informativo e la consulta sulla disabilità, il progetto ‘Pronto badante’ e i contributi erogati dal Coeso per finanziare i servizi. Quello che va migliorato è l’efficacia dei servizi e il livello delle risorse pubbliche impiegate, con una selezione delle priorità rispetto a una difficoltà oggettiva delle finanze del Comune – continua Favali –. La nostra risposta è quella di aumentare la spesa sociale pro capite e mettere in condizione il terzo settore di gestire con più duttilità l’erogazione dei servizi alla persona, dando alle famiglie e alle persone con disabilità un ruolo da protagonisti nella programmazione dei servizi e nella scelta rispetto a chi affidarsi. Con il pubblico che svolge un ruolo di garanzia nell’accesso ai servizi e nella definizione dei livelli di compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie attraverso l’Isee“.
“La Regione Toscana finanzia già i progetti per la vita indipendente ed ha appena approvato una delibera per le persone con disabilità gravissima – conclude Favali -. L’obiettivo è garantire alle persone l’autodeterminazione e la libertà di scelta. Noi siamo su questa linea, anche se sappiamo che la strada è irta e stretta. Al centrodestra lasciamo volentieri la bandiera del ‘capitalismo compassionevole’. Perché siamo convinti che le persone con disabilità abbiano bisogno di tutto, fuorché di compassione“.