“La scelta del Partito Democratico attraverso le elezioni primarie e l’individuazione di Lorenzo Mascagni come candidato sindaco impone una coerenza in tutto l’impianto elettorale. La candidatura di Lorenzo Mascagni per le sue caratteristiche politiche e personali è portatrice di una forte innovazione”.
A dichiararlo, in un comunicato congiunto, sono lo stesso Lorenzo Mascagni, candidato a sindaco di Grosseto, Marco Simiani, segretario provinciale del Partito democratico, Saimo Biliotti, segretario dell’Unione comunale di Grosseto, e altri esponenti dem: Fabio Favali, Patrizia Siveri, Paolo Borghi, Daniele Capperucci, Massimo Alessandri e Cecilia Buggiani.
“Il Partito Democratico ritiene che la città di Grosseto abbia bisogno di una forte accelerazione dei processi di crescita e di un impegno nuovo nelle politiche di sviluppo per creare nuovi posti di lavoro. L’obiettivo è la valorizzazione del patrimonio umano e naturale, di professionalità e ambiente e la definizione di una strategia che favorisca il consolidamento e lo sviluppo del sistema d’imprese già presente e la crescita della capacità attrattiva per l’insediamento di altre strutture economiche – spiega il comunicato -. Il lavoro realizzato dalla giunta Bonifazi costituisce una base solida da cui ripartire. Negli ultimi dieci anni la città ha vissuto la fase di profonda crisi, che ha coinvolto tutto il Paese, avendo la capacità di avviare processi di ammodernamento e proponendosi come buon modello di governo. Oggi è necessario un nuovo inizio che faccia tesoro dell’esperienza trascorsa, ma che parli con volti e linguaggi nuovi”.
“Il Partito Democratico vuole caratterizzare questo passaggio compiendo una scelta coerente, proponendo un forte rinnovamento tra i candidati consiglieri e il totale ricambio di tutti i futuri componenti della giunta comunale. I consiglieri del 2016 rappresenteranno così lo scenario degli anni che verranno, saranno parte di una squadra che insieme ai nuovi assessori accompagnerà Lorenzo Mascagni fino al 2021 – continua la nota –. Il rapido mutamento sociale e istituzionale, dei sistemi economici e di comunicazione che stiamo vivendo e che sono ogni giorno più intensi, necessita di interpreti coerenti e conseguenti al nuovo modello di politica e di governo rappresentato da Lorenzo Mascagni”.
“Il Partito Democratico dimostra anche in questo modo di essere in grado di esprimere innovazione, di saper riconoscere il valore, di guardare con attenzione alle capacità espresse e investire, contemporaneamente, nelle persone normali fino ad oggi fuori dalla politica. L’innovazione non è per il Pd una semplice citazione. Alle parole sappiamo offrire fatti e concretezza. La sfida nel Governo nazionale e locale è a noi stessi e a tutta la comunità – termina il comunicato –. Sono i dirigenti di oggi che si aprono al domani, mettono in discussione ruoli e percorsi politici, perché il bene comune non può essere ricercato nella difesa conservatrice, ma nella capacità di offrire spazi, di esplorare persone portatrici di idee, di ricercare la buona politica in mezzo alla gente”.