“Vivarelli Colonna fa il bagno per tentare di recuperare quanto causato da un finto giornalista già candidato con La Destra e condiviso dal leader di Fratelli d’Italia. Il metodo di spargere falsità rimane così come il gravissimo danno alla nostra economia del mare“.
A dichiararlo è Lorenzo Mascagni, candidato a sindaco di Grosseto per la coalizione di centrosinistra.
“ Un video che doveva essere uno scoop da utilizzare contro una parte politica e che si è rivelato invece una colossale bufala contro la nostra frazione di Marina, un tuffo riparatore nel chiaro intento di rimediare ai danni commessi dai propri supporters … sono tutti gesti ad alto contenuto scenico che stanno nella cultura televisiva di programmi d’intrattenimento come Le Iene – spiega Mascagni -. E a mio avviso hanno ben poco a che vedere con la buona politica. Che dovrebbe essere prima di tutto sobria, senza impropri ammiccamenti di sapore populista“.
“Chiarisco subito che il mio intento non è alimentare una polemica oziosa, ma quello di rappresentare un modo diverso d’interpretare la politica. Sono convinto che in questi anni i politici abbiano perso credibilità proprio perché hanno scimmiottato l’intrattenimento televisivo, nell’illusione che questo significasse essere popolari e che portasse consensi – continua il candidato -. Con il risultato che mai come oggi le persone sono state tanto lontano dal partecipare alla cosa pubblica, rifugiandosi nell’astensione e nel sarcasmo. La spettacolarizzazione della politica potrà forse produrre effimeri consensi, ma non porta in dote alcun vantaggio duraturo alla comunità; ne sanno qualcosa, in questi giorni, gli operatori turistici di Marina di Grosseto“.
“Il danno alla reputazione turistica di Marina è stato pesante e i due artefici dell’improprio ‘servizio’ televisivo l’hanno perpetrato, anche loro, indossando panni che non gli appartenevano; fingendosi giornalisti per costruire un teorema da utilizzare a fini politici. Lo dimostra senza tema di smentita la sequela di video postati sulla loro pagina Facebook. Qualcuno in questo gioco di specchi si è trovato a proprio agio sin dall’inizio, assecondandolo nella speranza di trarne un vantaggio politico – conclude Mascagni -. E oggi minacciare querele o tuffarsi in mare non modificherà nulla rispetto a un collateralismo imbarazzante. Non m’interessa dare lezioni a nessuno. Mi preme solo chiarire che io non mi riconosco in questo modo di fare politica. E non cederò di un millimetro“.