“In molti mi chiedono e vogliono sapere dove si posa il mio sguardo politico in materia di alleanze. E’ una discussione, confesso, che non mi appassiona. In questi anni ho cercato di rendere chiaro il mio pensiero. Credo abbia caratteristiche, se si vogliono leggere le scelte e le visioni indicate. Leggendo i quotidiani, però, mi accorgo che è necessario essere molto chiari. Una cosa è guardare alla complessità delle idee, l’altra è rendere compatibili pensieri che richiamano a un modello culturale che non mi appartiene“.
A dichiararlo è Lorenzo Mascagni, candidato a sindaco di Grosseto per la coalizione di centrosinistra, che commenta il post su Facebook di Giovanni Lamioni che, rispondendo ad una domanda dell’ex sindaco Alessandro Antichi, ha scritto: “Ho votato il Centro Destra di Almirante per arrivare al ‘penultimo Berlusconi’ passando per Fini e Casini”.
“Giorgio Almirante e coloro che si ispirano al neofascismo non possono avere rapporti con me e con la coalizione che mi sostiene. Lascio questi retaggi memoria di violenza, intolleranza, dittatura ad altri – spiega Mascagni –. Fra poco sarà il 25 aprile, la festa che sancisce la liberazione, mi piacerebbe che nelle nostre piazze scendessero tutti i cittadini, tutti i candidati che si riconoscono nella nostra Repubblica democratica e che in quella data riconfermano il loro no al nazifascismo. Lo dico a Gori e Vivarelli Colonna, a Ceciarini e Barzanti, lo dico a tutti e li aspetto“.
“Da quelle piazze in festa si guarda meglio la città, si ascoltano le voci, ma anche i ricordi, la nostra Grosseto. Ho iniziato la mia campagna dal parco Pollini, in via Ximenes, perché considero un valore l’eredità di un sindaco speciale che, seppur spezzata in mille rivoli, scorre nelle strade e tra le persone. Il mio sguardo parte dalla storia democratica e antifascista ed è racchiuso in sintesi nella definizione di centrosinistra – continua Mascagni –. Questa forza sociale di Grosseto non è solo nei partiti o movimenti, è un luogo diffuso nelle decine di associazioni vitali che agiscono in città e che posso ricostituire, se lo vogliamo, un nucleo di democrazia partecipata base solida della convivenza civile. Qui dentro stanno molte risposte anche alle domande di schieramento“.
“La prima frase che ho scritto nella mia pagina Facebook è indicativa ancora oggi dopo due mesi di campagna elettorale:’ E poi verrà il tempo in cui smetteremo di guardare dentro i nostri recinti, e spalancheremo porte e finestre per osservare cosa accade fuori da noi’. Quello di spalancare porte e finestre ora che la primavera riscalda l’aria è un esercizio che chiedo sempre a chi mi sta accompagnando in questo cammino verso le elezioni di giugno. Io l’ho fatto e chi conosce la mia storia sa che lo farò. Aperti e curiosi, ma con radici democratiche forti – conclude Mascagni -. Io sto con questa città, desidero lavoro, premura, solidarietà, coesione. Desidero ascoltare e fare mie le parole delle donne, dei giovani e degli anziani, perché penso che la nostra sia una comunità ricca e attrattiva. C’è bisogno dunque di unire; di fare sintesi della complessità dentro un progetto politico che tenga conto di tutto; questa cosa ha un nome antico, che io considero sempre attuale: bene comune“.
1 commento
Siamo nel 2016 e per amministrare Grosseto occorre riesumare ancora la memoria di Almirante ? E perchè non Guelfi e Ghibellini o le Repubbliche marinare ? I cittadini grossetani vogliono sapere le idee per la città e per la sua amministrazione, progetti e programmi. Il resto è solo chiacchericcio da social network per chi ha tanto tempo da perdere e poche idee concrete.