“Leggiamo, ormai quotidianamente, di progetti dell’amministrazione comunale legati al turismo, all’erosione e così via. Adesso è il turno della mobilità sostenibile. Si parla di piste ciclabili, navebus e quant’altro, ma andiamo con ordine o, parafrasando un tweet tanto caro al sindaco, facciamo chiarezza”.
A dichiararlo è Ivan Poccia, candidato al Consiglio comunale di Orbetello per la lista Patto per il Futuro.
“Di piste ciclabili in questi 5 anni non ne sono state realizzate neanche un centimetro, gli ultimi tratti di ciclabile nell’abitato di Albinia risalgono al 2011, inaugurati dall’amministrazione precedente, ma ancor più grave è che proprio in questi giorni il comune di Monte Argentario ha iniziato i lavori per la realizzazione della ciclabile da Santa Liberata a Terra Rossa, che non si potrà vedere del tutto terminata perché i tratti ricadenti nel comune di Orbetello non potranno essere realizzati a causa delle mancanze dell’amministrazione comunale lagunare, più volte chiamata in causa per i pareri di competenza, ma i cui solleciti sono sempre caduti nel vuoto – spiega Poccia -. Come ci si può far portavoce della ciclopista tirrenica se anche per piccoli tratti di ciclabile, tra l’altro progettati da un altro Comune, non sono riusciti ad emettere gli atti necessari, causando così la realizzazione di un’opera importante per la collettività che però sarà incompleta?”.
“Sul Navebus, se possibile è andata ancora peggio – continua il candidato –. Il servizio, il cui iter ho seguito personalmente, aveva la strada spianata, in quanto il progetto è stato realizzato da due ingegneri locali e aveva tutte le autorizzazioni necessarie per navigare, ma, come sempre, la mancanza di programmazione fece slittare l’avvio del servizio ad agosto; nonostante ciò, riscosse un discreto successo e sulla scorta di ciò si lavorò per stabilizzare il servizio, ma clamorosamente lo stesso, fra ritardi inspiegabili e rinvii, fu fatto partire addirittura il 14 agosto, buttando via quanto di buono si era riusciti a fare l’anno prima. Senza parlare dell’innovativo progetto Laguna Card 2015, già pronta per essere distribuita e mai fatta partire”.
“Sulla pista ciclabile di Giannella il progetto portato avanti da questa amministrazione. che prevede l’opera lungo la provinciale, oltre ad essere oltremodo costoso, non riteniamo sia sicuro per chi volesse percorrere la pista, ma anche per chi si dovrà immettere sulla Giannella utilizzando uno dei numerosi accessi privati. La Giannella ha bisogno di sicurezza e non di ulteriori criticità – sottolinea Poccia –. Ormai, a circa 50 giorni dal termine delle legislatura, parlare di mobilità sostenibile dopo che nulla si è mosso in 5 anni è davvero imbarazzante per chi ha avuto tutto il tempo di pianificare,organizzare e gestire i tanti progetti pronti a partire, che avrebbero dato non poco respiro al settore turistico fortemente colpito dalle ormai note vicende della laguna”.
“Questo è un settore su cui punteremo fortemente: implementazione e stabilizzazione del servizio Navebus e dei servizi connessi, realizzazione delle piste ciclabili di Giannella, Talamone, Fonteblanda, Osa, Albegna saranno solo alcuni dei punti che perseguiremo con forza – conclude Poccia – perché il turismo sarà al centro del nostro progetto”.