Il Partito Democratico capalbiese, nel corso di una riunione del proprio direttivo tenutasi qualche giorno fa, ha ragionato circa l’evoluzione normativa data dalla modifica della Legge Regionale 40/2005 sul tema sanitario e sociale.
Per il Pd Capalbiese è necessario e non rinunciabile che la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari non abbia effetti sulle prestazioni erogate nel territorio e quindi sulla salute dei cittadini. Tenendo conto delle risorse messe a disposizione dall’azienda ASL e dai comuni, i distretti socio-sanitari organizzano e gestiscono la continuità e le risposte territoriali della integrazione sociosanitaria, compresi i servizi per la salute mentale, per le dipendenze e per la non autosufficienza. E’ indispensabile che il processo si avvalga di una corretta programmazione dei servizi, in modo particolare in zone come la nostra cosiddetta “di confine” e/o periferiche caratterizzate da un tasso di invecchiamento della popolazione residente elevato, bassa densità di popolazione peraltro sparsa in un territorio rurale, con presenza di consistenti gruppi neo-comunitari ed extra comunitari e picchi di frequentazione legati al turismo balneare. Va dunque riaffermato con decisione che l’attuazione della riforma non può essere solo un’operazione meramente “aziendale” e necessita di calibrare i nuovi assetti sulle reali necessità dei territori tenendo in primis conto della domanda di salute dei cittadini.
Particolare attenzione il Pd di Capalbio ha prestato sul ridisegno delle zone-distretto previsto dalla legge regionale 84/2015 entro giugno prossimo che nel livello generale non deve tenere conto della sola variabile demografica, ma anche della morfologia dei territori, dell’ampiezza degli stessi, dei tempi di percorrenza, delle modalità prevalenti di accesso ai servizi e infine delle esperienze già in atto. Il direttivo Pd avendo quale riferimento il territorio delle Colline dell’Albegna, nel percorso di avvicinamento ai nuovi assetti, vuole fornire quale indirizzo alla maggioranza consiliare che amministra, il riaffermare e difendere la scelta organizzativa di gestione tramite convenzione con l’Azienda sanitaria così come si è configurato sino ad oggi nell’attuale zona socio-sanitaria. Questo modello, che viene giudicato positivamente sia per quanto attiene l’erogazione dei servizi, sia per la sostenibilità finanziaria a carico dei Comuni, è un sistema collaudato che ha garantito nel tempo la soddisfazione dei cittadini e dell’utenza. “E’ da sottolineare – spiega Marco Donati, segretario dell’Unione comunale – che il modello praticato fino ad oggi nella zona socio-sanitaria Colline dell’Albegna è riuscito, a mettere insieme la funzionalità e l’economicità. Su queste basi il Partito democratico di Capalbio, tenendo conto delle legittime scelte dei Comuni, chiede al sindaco ed alla giunta un impegno a collaborare ed approfondire nell’ambito comprensoriale gli aspetti di nuove zonizzazioni guardando se necessario ad aree similari, ma non disperdendo, nella nuova ed imminente organizzazione (non ricercata ma di fatto contenuta nelle normative regionali), i risultati fino a oggi raggiunti. Il direttivo del Partito Democratico è altresì cosciente che con l’attuazione delle nuove zone – distretto, l’autonomia fino ad oggi mantenuta potrebbe essere superata con un probabile allargamento alla zona-distretto Amiata – Grossetana. Su queste basi, l’intendimento è di sottolineare con chiarezza che non ci devono essere remore ad aprirsi, nel reciproco rispetto, ad altre esperienze, avendo però cura del mantenimento di due capisaldi: la qualità/quantità dei servizi per i cittadini che non devono avere ricadute negative in termini di servizi rispetto alle nuove gestioni e la sostenibilità dei costi.”
Insomma per il Pd Capalbiese il concetto è chiaro “si sta nella riforma, ma si conosce anche i deludenti risultati dell’ampliare le aeree di gestione. ma questi territori ed i cittadini hanno già dato molto e a loro il primo attenzionamento prima ancora della mera esecuzione dei dettami della legge“. La questione dell’ipotesi di nuove zonizzazioni circa i distretti sanitari, circa il ruolo degli stabilimenti ospedalieri ed in generale dell’organizzazione del sistema sanitario alla luce dell’applicazione della legge 84/2015 sarà discusso nel corso di un’assemblea pubblica il 4 maggio prossimo.