Home Grosseto Dopo le primarie, Mascagni ringrazia gli elettori: “Abbiamo investito sulla speranza”

Dopo le primarie, Mascagni ringrazia gli elettori: “Abbiamo investito sulla speranza”

di Redazione
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Amici, non so se riuscirò a ringraziarvi uno ad uno; vi mando allora un grazie collettivo e provo a mettere insieme alcune brevi considerazioni

Attraverso un comunicato, Lorenzo Mascagni, vincitore delle primarie di coalizione che hanno ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Grosseto per il centrosinistra, ringrazia gli elettori ed esprime alcune considerazioni.

“Il nostro candidato non è stato scelto dalla nomenklatura in una stanza o con alcuni clic sul computer, ma da oltre 6500 cittadini che si sono recati al seggio elettorale in carne ed ossa; in tempi di crisi di partecipazione e di sfiducia nei confronti delle istituzioni, mi pare questo il dato politicamente più significativo: abbiamo scritto tutti insieme una bella pagina di democrazia e partecipazione, resa possibile dall’impegno generoso di tanti volontari – spiega Mascagni -. I risultati mi consegnano l’onore e l’onere di rappresentare la coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative, ma certificano anche il largo consenso ottenuto da Paolo Borghi, che insieme a me ha reso bella ed avvincente questa competizione; è un dato, questo, che va riconosciuto a Paolo ed alle persone che lo hanno sostenuto e che impone a tutti un sforzo di unità e di responsabilità in vista delle elezioni di giugno“.

“Non mi sono messo a disposizione di questo progetto per un’ambizione personale, ma per dare gambe a un’idea di politica e di amministrazione che sappia ascoltare, capire ed interpretare i bisogni autentici della nostra gente; è tempo di smettere di guardare dentro i nostri recinti: spalanchiamo porte e finestre perché fuori c’è un mondo che chiede di essere servito – conclude Mascagni -. Non tutti l’hanno compreso, ma sarà questo il tratto di novità che caratterizzerà il nostro cammino. Lasciamo ad altri di compito di lavorare sulla sfiducia, la rabbia, la rassegnazione e la denigrazione; noi abbiamo deciso di investire sulla speranza”.

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