“Le parole di un Vescovo non si commentano. Si leggono. Si meditano. I pensieri che Sua Eccellenza, Monsignor Cetoloni, ha voluto dedicarci sono il segno tangibile della cura amorevole di un padre nei confronti dei propri figli. Noi li accogliamo così, con profondo rispetto e gratitudine“.
A dichiararlo è Antonfrancesco Vivarelli Colonna, candidato a sindaco di Grosseto per la coalizione di centrodestra.
“L’impegno quotidiano, mio personale e di tutta la coalizione che mi sostiene, è stato, fin dal primo momento, quello di essere positivi e propositivi: vogliamo fare e fare bene. Non siamo interessati a promesse vuote e ci ripugna qualunque attacco che possa ledere la dignità dei nostri avversari – continua il candidato –. Noi ci confronteremo sui contenuti, perché l’unica cosa che ci interessa è restituire bellezza e benessere alla città e alla nostra comunità. Da troppo tempo, ormai, attraversiamo una crisi economica che pare intaccare persino la nostra stessa umanità: mi capita già di ricevere messaggi drammatici da parte di cittadini disperati. Ogni parola è, per me, un dolore profondo che ha già tutto il peso della responsabilità che ci attende. È per questo che la solidarietà sarà la nostra stella polare: dovremo essere baluardo nei confronti della tante, troppe, nuove fragilità“.
“Con tutta la passione che il mio cuore grande mi regalerà ogni giorno, raccolgo l’appello che oggi ci arriva: siamo disponibili fin da subito ad un incontro con la Curia per ascoltare le proposte e i consigli che ci vorrà dare – conclude Vivarelli Colonna -. Ogni parola sarà, per noi, una indicazione preziosa che faremo nostra e che ci impegneremo a votare nel primo Consiglio comunale della nuova legislatura“.
2 commenti
I politici o politicanti di mestiere di professione o di carriera facciano molta attenzione al contenuto e al tono di questo intervento del candidato a Sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna. Si avverte chiaramente che e’ un intervento diretto alla popolazione e che scaturisce dalla sfera spontanea dei sentimenti piuttosto che da quella del calcolo politico preelettorale. E in tempi gravi e tristi come quelli che stiamo vivendo anche qui nella ex isola felice Grosseto questo tipo di messaggi arrivano direttamente e profondamente al cuore.
E attenzione a quello che e’ accaduto anche di recente qui nella nostra piccola Grosseto che vuol diventare meno piccola, dove ci si e’ sbizzarriti a promettere di realizzare o progettare o comprare mega-archi di trionfo, mega-store, mega-biblioteche, mega-teatri, mega-centri studi etruschi, mega-stadi da serie A, mega poli intermodali, mega-poli agroalimentari, insomma mega-tutto, a suon di decine se non centinaia di milioni sopratutto fatti di tasse sulle spalle gia’ ricurve dei grossetani, e poi non si e’ riusciti nemmeno a spendere quache centinaio di migliaia di euro per sistemare la Casa degli Studenti ammalorata per convertirla a centro di accoglienza e sostegno per gli ormai troppo numerosi italiani-grossetani residenti stabili (e non extracomunitari di passaggio) che stanno vivendo la loro anzianita’ nella totale indigenza materiale e spirituale.