“Nell’assemblea pubblica di sabato 6 febbraio del nuovo soggetto politico (formato da Sel, Rifondazione Comunista e Possibile, ndr) che si presenterà alle prossime elezioni amministrative di Grosseto è stato deliberato il nome che ci accompagnerà fino alla scadenza elettorale. E’ stato scelto a larga maggioranza il nome: Insieme, a Sinistra, a rimarcare sia la genesi a sinistra di questa formazione, sia la volontà di accogliere tutti coloro che si riconoscono nel programma e nel manifesto”
A dichiararlo è Luca Urbani, portavoce di Insieme, a Sinistra.
Il manifesto
Ecco il manifesto, intitolato “La città che vogliamo“, realizzato dalla nuova formazione politica:
“La Grosseto in cui vorremmo vivere è una città da costruire e realizzare assieme a tutti i cittadini e le cittadine.
Una città attenta ai bisogni delle persone, che cerchi la massima compatibilità ambientale e garantisca trasparenza e partecipazione alla propria vita democratica.
Una Grosseto che anche attraverso la tutela dei beni comuni e di quelli pubblici, proponga una vera e propria riconversione ecologica dell’economia e della società e punti alla valorizzazione delle proprie risorse naturali e dell’agricoltura di qualità, per creare opportunità di sviluppo, lavoro, occupazione giovanile e crescita per la propria comunità.
Di questi impegni ed obiettivi è fatta la nostra proposta e per questi motivi le alleanze che faremo saranno con coloro che si riconosceranno e sottoscriveranno questo nostro manifesto per costruire insieme la Grosseto del futuro!
Vogliamo un Comune …
che si occupi prima degli ultimi, di chi è più povero e svantaggiato;
che attraverso la tutela e l’allargamento dei diritti civili rappresenti lo spirito di una città di donne e di uomini che riconoscono e danno valore alle differenze, una città aperta e solidale;
che non privatizzi i propri servizi;
che valorizzi il bello, riqualifichi i propri edifici, ne migliori le prestazioni energetiche e la sicurezza antisismica;
dove le case sfitte siano disponibili a prezzi accessibili per chi ne ha bisogno;
capace di sviluppare relazioni sociali, dotato di servizi per la cultura, l’infanzia, la formazione permanente, l’università e dove la vecchiaia non sia vissuta in solitudine;
che riduca i rifiuti alla fonte, che riusi e recuperi i materiali con la prospettiva di eliminare gli inceneritori;
che sottoscriva con i propri cittadini un nuovo patto per l’acqua pubblica nel pieno rispetto del referendum del 2011;
che punti all’azzeramento del consumo netto di suolo e che si faccia promotore di interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico;
dotato di una mobilità sostenibile che permetta di muoversi in sicurezza a piedi o in bicicletta, che si impegni per la viabilità pubblica contro la privatizzazione delle infrastrutture strategiche del territorio;
che metta al centro la salute dei propri cittadini e che lotti per garantire a tutti e migliorare il livello del sistema sanitario pubblico”.