Sabato 6 febbraio, alle 16, al Caffè de’ lavatoi, in via dei Lavatoi 8, a Grosseto, sarà presentato il libro “Italia tra delocalizzazioni, ‘crisi secolare’ ed Euro”, di Domenico Moro.
L’iniziativa, a cui sarà presente l’autore, rappresenta la prima conferenza del seminario dedicato alla crisi del sistema bancario e al bail in.
L’evento è organizzato da Attac Grosseto e dal Forum Cittadini del Mondo.
Il libro
Secondo l’autore le crisi non si verificano, come in epoche storiche precedenti, a causa di carestie o di scarsità, ma paradossalmente proprio perché si sono accumulate troppe forze produttive e troppa ricchezza.
La profondità e la durata di questa crisi e il livello globale cui è giunta l’accumulazione pongono con forza la questione dei limiti storici del capitalismo e della sua trasformazione.
I risultati economici e sociali dell’Italia sono da vent’anni tra i peggiori dei Paesi avanzati. Bassa crescita del Pil, alta disoccupazione, alto debito pubblico, bassi investimenti, contrazione della base industriale. Il senso comune attribuisce tale situazione esclusivamente alle inefficienze e agli sprechi della politica, e alla mancata realizzazione di adeguate riforme liberiste. Eppure, si dimentica che quanto accade è, prima di tutto, influenzato da tre fenomeni di importanza epocale.
Il primo è la realizzazione del mercato mondiale che ha trasformato le imprese, delocalizzato gli investimenti e decretato la fine delle tradizionali politiche pubbliche degli Stati-nazione. Il secondo è la “crisi secolare” che rimette in discussione la capacità del capitalismo di garantire lo sviluppo economico e la soddisfazione dei bisogni collettivi. Il terzo è l’integrazione valutaria europea che, rigidamente allineata alle logiche neoliberiste, ha peggiorato l’impatto della crisi.
Se se ne vuole uscire, bisogna prima di tutto andare al di là dei luoghi comuni e capire i meccanismi della globalizzazione e dell’integrazione europea.