“Il nostro territorio è cresciuto grazie al patrimonio di risorse naturali, di un ambiente unico e alle capacità di governo dimostrate dagli amministratori che in democrazia hanno rappresentato le nostre comunità. Ogni epoca è stata guidata da una diversa visione del futuro. La fase in cui viviamo rende evidente la necessità di un diverso e più avanzato approccio alla politica delle città e alle relazioni con i cittadini. I meccanismi di funzionamento della politica e della pubblica amministrazione dimostrano oggi di non essere più adeguati ai bisogni di noi tutti“.
A dichiararlo è Marco Simiani, segretario provinciale del Partito Democratico, in una relazione presentata durante la direzione provinciale del partito che si è tenuta ieri.
“La velocità della trasformazione impone nuove capacità di lettura del presente e, per contrasto, evidenzia residui del sistema sociale costruito nel tempo. Alle soglie di un mondo ogni giorno diverso, non si può continuare a misurarsi esclusivamente con metodi passati, perdendo la percezione del presente. Il rischio è non riconoscere le risorse nuove che abbiamo, e arretrare nella qualità della nostra vita, restando un passo indietro nei confronti del mondo che ci circonda – spiega Simiani -. Il Partito Democratico ha il compito di dimostrare la sua capacità di misurarsi con il futuro e di costruire progetti che offrano alle nostre comunità le opportunità che questa fase nuova può offrire. La continuità di buon governo transita attraverso scelte innovative che introducano una nuova sensibilità al desiderio di partecipazione, alla cura e alla sicurezza delle città, rompano e innovino i modi stessi del governare e introducano nuove forme di relazione con la comunità“.
“La capacità di analisi del presente e di progettazione del futuro è il collante di qualsiasi alleanza. Non pensiamo ad accordi tecnico/politici fondati su pesi e contrappesi. Le fondamenta del metodo che proponiamo passano dall’individuazione e dalla condivisione partecipata di valori e idee progettuali. Abbiamo già un’esperienza positiva di governo sperimentata in molti Comuni, costruita su una base di accordo programmatico e di relazioni forti con le rappresentanze politiche che, nel tempo, si è allargata anche alle forze riformiste, civiche e della sinistra diffusa. E’ stato un percorso virtuoso determinato anche dai metodi partecipati scelti per la selezione delle candidature. Le elezioni primarie volute, introdotte dal Pd e organizzate insieme alle forze del centrosinistra sono state un metodo e un percorso che ha modificato e fatto crescere le relazioni tra cittadini e politica. Oggi è necessario rafforzare ed estendere il concetto di partecipazione per rendere le scelte dei cittadini sempre più libere e consapevoli – continua Simiani -. Il termine libertà, in questo quadro, acquista un valore esteso sia nell’analisi della realtà che nell’individuazione di metodi, obiettivi e aggregazioni. E’ un termine e un appello che rivolgiamo innanzitutto a noi stessi. Essere liberi vuol dire essere permeabili alle sollecitazioni che vengono anche dalle singole persone, pronti a mettere in discussione pregiudizi, curiosi e appassionati di ciò che avviene intorno. Essere liberi vuol dire promuovere e accogliere come metodo una volontà unificante che guarda al mondo di coloro che vogliono innovare oltre le vecchie e ormai superate sigle identificative“.
“La Maremma e l’Amiata sono un bacino con una straordinaria capacità attrattiva in cui in pochi chilometri una natura ricca e diversificata, di grande qualità, si intreccia con beni storici, prodotti della terra e un sistema di servizi pubblici di buon livello. La centralità toscana e nazionale di questa area non può essere soltanto dovuta alla scarsa densità demografica o alla qualità ambientale. Il suo valore ha la necessità di essere espressione di un’idea progettuale, di modello politico valido anche per altre zone. Liberi, dunque, per liberare le capacità e unirsi in un’idea di area forte – sottolinea il segretario del Pd maremmano –. Su questa base vogliamo affermare che chi concorrerà alla carica di sindaco e di consigliere comunaledovrà costruire e determinare un progetto unitario e unificante. Abbiamo fatto nei mesi scorsi un percorso chiaro in tutti i Comuni chiamati al voto. Nelle discussioni è emersa palesemente la necessità di introdurre nel governo di paesi e città forti discontinuità nel metodo di governo“.
“Il Partito Democratico, in questo quadro, deve dimostrarsi capace di cogliere il bisogno di cambiamento, offrire risposte, persone e idee coerenti con questo bisogno. Facciamo in modo che la stagione elettorale sia un laboratorio di analisi e di progettazione, di emersione delle straordinarie risorse umane che le nostre comunità esprimono – conclude Simiani –. Dobbiamo proporre un nuovo inizio, lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri elettori, ma soprattutto ai cittadini di questo bellissimo territorio“.
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Un profluvio di parole quello del Segretario PD senza una traccia concreta di programma che possa minimamente orientare il cittadino elettore non politicizzato.