Home Costa d'argento Nautica, Sinistra Italiana e Sel: “Grande mobilitazione per non far cessare la marineria italiana”

Nautica, Sinistra Italiana e Sel: “Grande mobilitazione per non far cessare la marineria italiana”

di Redazione
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Sulla drammatica situazione dei marittimi italiani presenteremo un’interrogazione urgente e aderiremo alla manifestazione del 3 febbraio prossimo a Porto Santo Stefano, e alla successiva mobilitazione a Roma, per chiedere al Governo di intervenire immediatamente a tutela di un settore che molto ha dato al sistema Italia in termini di risorse e di occupazione di qualità”.

Lo dichiarano in una nota i senatori di Sinistra Italiana – Sel, Massimo Cervellini e Alessia Petraglia, intervenendo su una questione che attanaglia i lavoratori del settore marittimo, in stato di agitazione sul tema della formazione e delle qualifiche delle figure professionali della navigazione mercantile e da diporto. E’ infatti possibile che il Ministero dei Trasporti renda valido un decreto legge secondo il quale la marineria italiana dovrebbe adeguarsi entro il 2017 ad una convenzione internazionale, quella di Manila del 2010, che prevede la decadenza dei titoli di navigazione per il primo gennaio 2017: i certificati di competenza non verranno rinnovati fin quando non sarà emanata la normativa di adeguamento agli emendamenti di Manila, le modifiche apportate dall’Imo (l’organizzazione marittima delle Nazioni Unite) nel 2010 alla convenzione Stcw, quella che fissa a livello internazionale i requisiti per poter lavorare a bordo delle navi.

“I marittimi italiani – dichiarano i due senatoririschiano di non poter più navigare se non interverrà immediatamente un regolamento del Ministero dei Trasporti a sanare la situazione. Secondo le miopi politiche del Governo, vista l’impossibilità di ottenere i titoli italiani, i marittimi si dovranno imbarcare su unità italiane con titoli inglesi? La questione non riguarda soltanto i lavoratori già occupati, ma investe molti giovani, suscitando preoccupazioni per il presente e per il futuro del settore. Senza contare poi che la separazione della carriera del diportista da quella del mercantile creerà nel breve periodo danni incalcolabili a moltissimi lavoratori e alle loro famiglie”.

“Metteremo in campo ogni azione possibile per sostenere questi lavoratori, consapevoli che è sul binomio riqualificazione territoriale e occupazione che si gioca la sfida del rilancio del settore della nautica, che trova la nostra piena disponibilità ad un confronto aperto e costruttivo – concludono i due senatori -. Questo Governo non può esimersi da attivare politiche di sostegno, riorganizzazione e sviluppo, che non possono assolutamente prescindere dalla preoccupazione costruttiva per la grave sofferenza occupazionale del comparto, eccellenza italiana nel mondo”.

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