In cinque anni nulla è cambiato sotto il sole dell’area ex Sitoco. Ne è sempre più convinto il capogruppo di minoranza, Andrea Casamenti, secondo il quale ogni volta che si accende la campagna elettorale, il sindaco Monica Paffetti ripete le stesse cose. Lo slogan sarebbe, insomma, trito :“Sitoco-inizia il percorso per il recupero” ha affermato in questi giorni la Paffetti, ma in realtà, fa notare Casamenti, a pagina 20 del programma di 5 anni fa di “Uniti per il Cambiamento”, che hanno espresso proprio il sindaco, era scritto: “Sitoco – Le strutture, le volumetrie e la superficie dell’ex Sitoco sono un patrimonio importante che può contribuire alla ripresa della nostra economia e dell’occupazione; pertanto il percorso individuato di un concorso di idee è giusto ed è stato peraltro già recentemente da noi indicato. Sarà premura della nuova amministrazione assicurare che gli studi di progettazione siano di alto livello e che l’intervento assicuri standard elevati. Interessante anche la realizzazione di un museo della Sitoco che ospiti alcuni reperti e illustri ai visitatori la storia di quell’insediamento”.
E’ passato un lustro preciso e la zona è ancora in stato di abbandono. Anche se, rimarca Casamenti, “il percorso era quasi terminato 5 anni fa con la precedente amministrazione comunale e l’area Sitoco era stata inserita come intervento di bonifica di interesse nazionale con i primi finanziamenti concessi. Poi la giunta Paffetti ha bloccato tutto come per idroscalo e porto di Talamone. Ora inizia di nuovo il percorso in campagna elettorale! Imbarazzante”.
Da Firenze non sarebbero emerse quindi novità, per l’opposizione. Eppure la zona, dal 2004 di proprietà della Laguna Azzurra, non è da poco. Quaranta ettari in tutto con costruzioni per 400mila metri cubi di costruzioni e due terzi ancora da bonificare perché contenenti i cosiddetti “materiali da trattare” dello stabilimento dismesso. Tanta roba per un territorio come quello orbetellano, che sta cercando modi e mezzi per rilanciare la propria economia.