«Confermiamo, anche qui a Grosseto, il rapporto di collaborazione con il Partito Democratico, ma non per fare il centrosinistra, un rapporto di natura competitivo e dialettico. Il nostro è il tentativo di allargare l’area di consenso nel Paese verso le istituzioni democratiche. Il Pd deve comprendere che oggi è forte, ma che vive una condizione di solitudine. Oggi manca tutto quel pezzo di rappresentanza che è da ricondurre alla nostra area. Ma non possiamo, però, fare un polpettone di siglette per allargare lo spazio a destra del Pd».
Lo ha dichiarato l’onorevole Giuseppe De Mita, vicesegretario nazionale dell’Udc, intervenendo ad un’assemblea promossa dal partito locale.
«Come Udc – continua De Mita – abbiamo preso atto che il tentativo di Area Popolare è praticamente mai nato. Oggi avviamo un tesseramento rapido con la prospettiva di un nuovo congresso che non serve per rifare l’Udc, ma per rilegittimare una classe dirigente per dare vita ad una nuova forza politica il cui cromosoma iniziale non è l’accordo romano, una forza politica che deve avere la capacità di tornare nelle realtà periferiche per rappresentare interessi vivi».
«Dal punto di vista operativo – ha concluso il vicesegretario nazionale dell’Udc – abbiamo il passaggio delle amministrative del 2016. Si voterà in ventidue città capoluogo. Confermiamo la collaborazione con il Pd, ma ribadendo che non ci aggiungiamo per rendere più comoda la vittoria, ma per rendere più scomodo il governo che deve farsi carico della complessità della realtà. E’ un’operazione complicata che servirà per verificare se siamo all’altezza della cultura che siamo chiamati a rappresentare».