“Dobbiamo rafforzare il nostro impegno per concludere la raccolta delle firme entro il 25 ottobre. Negli ultimi tempi abbiamo visto crescere difficoltà di accesso, diminuire i posti letto negli ospedali, lunghe liste di attesa e una forte spinta verso l’utilizzo di strutture private. Per quest,o è necessario sostenere il Comitato del referendum e l’obiettivo che si propone: che non è solo quello di contrastare una legge di riorganizzazione sbagliata, ma anche quello di prospettare, in positivo, una diversa gestione, un ‘altro’ tipo di cambiamento della sanità, non solo in Toscana, ma anche in Italia“.
Lo afferma in una nota il coordinamento regionale toscano di Sinistra Ecologia e Libertà, ribadendo e promuovendo l’impegno del partito nella campagna referendaria in corso contro la Legge regionale toscana di riassetto del sistema sanitario (L.R. 28/2015).
“Con le ultime decisioni prese dalla Regione Toscana nel marzo scorso (legge n. 28) – si legge ancora nella nota –, le Asl toscane dovrebbero diventare solo tre. Ma nella sostanza questo significherà diminuzione ed allontanamento dei servizi, aumento delle liste d’attesa, duemila operatori in meno, la maggior parte dei quali medici ed infermieri, creazioni di Usl di dimensioni esagerate che decideranno di cosa hanno bisogno i cittadini senza rendere conto ai sindaci, alle associazioni del territorio, a noi tutti“.
Nelle realtà locali, Sel è già attiva e collabora alla raccolta delle firme, anche se l’impegno è già proiettato oltre le scadenze referendarie, a sostegno di “Comitati per il diritto alla Salute” come strumenti per una “battaglia di lunga lena. È necessaria una sanità vicina ai bisogni dei cittadini, accessibile per tutti e che punti su prevenzione e qualità dei servizi“.