“Ripristinare con urgenza le infrastrutture stradali del territorio toscano che sono state chiuse o gravemente compromesse dalle recenti alluvioni“.
A chiedere il ripristino e anche “un attento monitoraggio di tutta la situazione delle strade toscane per verificare lo stato in cui versano“, è il consigliere regionale Simone Bezzini. primo firmatario di una mozione sottoscritta anche dal capogruppo Leonardo Marras e da altri consiglieri del Pd.
“È necessario fare un monitoraggio puntuale dei casi non ancora risolti – spiega Marras – cosicché la Regione, laddove non riesca a farsi carico direttamente dell’intervento, possa presentare al Governo e al Parlamento un quadro dettagliato degli interventi urgenti di ripristino che devono essere finanziati. L’impegno del Governo sulle infrastrutture stradali deve diventare una priorità a partire dalla prossima legge di stabilità“.
La mozione
Nella mozione depositata, si chiede alla Giunta regionale di impegnarsi “affinché il ripristino delle infrastrutture, anche di quelle minori, continui ad essere una priorità” e affinché “la Giunta individui all’interno della propria programmazione e nelle leggi di bilancio, pur nella consapevolezza dei vincoli esistenti, strumenti e spazi adeguati per far fronte agli interventi che si rendono necessari a seguito del monitoraggio“, “altrimenti – scrivono i consiglieri – va aperto un confronto con il Governo per attrarre risorse, risolvere i casi di strade chiuse ed attivare lavoro sui territori“.
“Oltre alle grandi opere, che sono certamente fondamentali – spiega il consigliere Bezzini –, è necessario avere attenzione anche nei confronti di quelle che possono sembrare minori, ma che non lo sono per il tessuto sociale ed economico di tante comunità spesso lontane dalle città capoluogo. Ci sono strade e ponti che per la popolazione che abita in quei territori sono fondamentali“.
Nell’atto si chiede anche un “più generale confronto sul tema della manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità provinciale, viste le difficoltà delle amministrazioni provinciali a seguito del riordino in atto degli enti locali“.