“Più volte sollecitato ad un confronto aperto con i cittadini in merito alle problematiche sulla sicurezza, sul recupero del centro storico, sul futuro del vecchio ospedale, sulla fine ingloriosa di molti dei suoi arredi, alcuni dei quali di un certo valore storico, e dopo essere stato messo più volte in contraddizione con le sue stesse affermazioni dai giornalisti di Radio Radicale, ad oggi, il primo cittadino di Grosseto non da segni di vita. L’unico segno della presenza di un sindaco in città è quello relativo alla vicenda del Grosseto Calcio, ma anche qui con risultati che andrebbero attentamente analizzati e non dalla sola istituzione pubblica, visto che tutto si svolge al buio o quasi”
Queste le parole del presidente del Raggruppamento politico autonomo, Francesco Donati, a seguito dei ripetuti silenzi del Primo cittadino di Grosseto di fronte ai vari inviti ad un incontro pubblico.
“Purtroppo dobbiamo prendere atto che il sindaco non è l’unico latitane del Palazzo comunale, il vice segue le stesse orme, evidentemente troppo impegnato a far quadrare i bilanci o i desideri di gran parte delle società sportive grossetane. Ai cittadini – continua Donati – vengono solamente propagandate le sue iniziative pubblicizzate come impegno alla partecipazione, senza però chiarirne i contenuti. Poiché, per le elezioni del 2016, il cavallo di battaglia dell’attuale vice sarà proprio ‘la partecipazione’, sarebbe interessante capire quale è il suo concetto di partecipazione alla cosa pubblica, dato che, francamente, in questi anni, il suo operato ha dimostrato che è un concetto che non conosce a fondo. Probabilmente entrambi, sindaco e vice, sono più impegnati a capire cosa fare del loro futuro: lavorare o continuare ad intrufolarsi in politica?”.
“Non potendo triplicare in Comune, il primo cittadino, siamo sicuri, sta scandagliando spasmodicamente su internet alla ricerca di qualche Podesteria possibile; il vice, preso atto della posizione espressa dal neosegretario del Pd, che incrina la sua certa candidatura a sindaco, sarà occupato a cercare nuovi accordi per la poltrona. Tutto questo – conclude Donati – mentre i cittadini hanno il diritto di sapere perchè la tassa sullo smaltimento rifiuti e l’acqua aumentano, o perché è stato deciso che dobbiamo ‘accogliere’ i rifiuti provenienti dal sud e di quale natura sono ( le attuali spiegazioni non sono sufficienti) e ancora c’‘è bisogno di chiarezza sulla fornitura di 40.000 quintali all’anno di legname proveniente dalle pinete di Marina e Principina per la centrale a biomasse di Monterotondo Marittimo. Domande e interrogativi che purtroppo siamo certi rimarranno senza risposta”.