Un registro degli operatori del proprio ingegno che possa regolamentare gli ideatori e gli esecutori di oggetti artistici originali e che possa tutelare le esposizioni e le attività svolte da questa categoria.
E’ questo il senso della proposta di delibera che il Movimento Cinque Stelle porterà all’attenzione del Consiglio comunale di Grosseto per colmare un vuoto legislativo a livello locale nei confronti degli operatori del proprio ingegno.
L’iniziativa prende spunto da una situazione che si trascina ormai da tempo e, nel corso della quale, questa categoria è stata colpita da numerose multe da parte della Polizia municipale durante manifestazioni o attività svolte nel capoluogo maremmano e in provincia.
“Ancora una volta il Movimento Cinque Stelle è in prima linea per raccogliere le istanze dei cittadini – spiega Giacomo Gori, capogruppo dei grillini nel Consiglio comunale – e mettere a loro disposizione le professionalità dei suoi esponenti. La nostra proposta vuole colmare una lacuna normativa a livello comunale in merito alla disciplina di questo settore che, proprio a causa di questa carenza legislativa, è stato vessato da sanzioni e provvedimenti ingiusti”.
“Negli ultimi mesi sono state comminate almeno 30 multe agli operatori del proprio ingegno locali – continua Gori – perché il nostro Comune, non avendo una legge ad hoc in materia, prende come riferimento l’articolo 2575 del Codice civile, che fornisce una definizione aleatoria di opere dell’ingegno e inserisce questa categoria all’interno di coloro che realizzano arti figurative, disciplinando le loro attività in tal senso. Adesso presenteremo questa proposta di delibera, realizzata grazie al contributo concreto degli operatori del proprio ingegno, perché l’amministrazione comunale deve regolamentare questa situazione e nondeve limitarsi a fare le multe a chi lavora regolarmente e con onestà”.
“Noi lavoriamo in provincia di Grosseto da anni – dichiarano Roberto Malerotti e Loretta Tecchi, operatori del proprio ingegno dell’associazione ‘Gli artieri ‘-, abbiamo un nostro statuto che valorizza il lavoro manuale e creativo, realizziamo oggetti in vetro, cuoio, legno, ma anche dipinti o lavorazioni di tessuti. L’anno scorso, a causa delle sanzioni comminate ad iniziative simili alle nostre, anche le nostre manifestazioni sono state sospese, nonostante avessimo chiesto tutte le autorizzazioni e fossimo perfettamente in regola”.
“In Comune non ci hanno spiegato il perché di questi provvedimenti – continuano Malerotti e Tecchi -, ma si sono limitati a dichiarare di aver semplicemente applicato la normativa a livello nazionale. Questa lacuna legislativa non solo ci penalizza, ma favorisce tutti coloro che organizzano mercatini cosiddetti ‘artigianali’, ma che in realtà hanno ben poco a che fare con questo settore. Noi, invece, produciamo tutti i nostri manufatti direttamente nel luogo in cui esponiamo, creando opere di alto valore culturale”.
“Ci auguriamo che questa proposta di delibera possa essere presa in considerazione dal Consiglio comunale – concludono Malerotti e Tecchi – perché Grosseto è forse l’unica città in cui gli operatori del proprio ingegno non sono tutelati nelle loro attività. Noi ci impegniamo ad animare e ravvivare le piazze dove organizziamo le nostre manifestazioni, ma, se poi ci costringono ad interrompere il nostro lavoro, ci sono anche ripercussioni sul turismo locale, dato che i vacanzieri che visitano le nostre località hanno dimostrato di apprezzare le nostre opere e sono dispiaciuti se non sanno più dove trovarci”.