Ieri è stato approvato in prima lettura alla Camera dei Deputati il Decreto legge sugli interventi per il rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale.
«È un provvedimento molto articolato – commenta l’onorevole Luca Sani, presidente della XIII Commissione agricoltura della Camera – che da risposte a diversi problemi. L’articolo 5, in particolare, contiene misure relative alle calamità naturali ed autorizza le aziende agricole non coperte da polizze assicurative agevolate a richiedere contributi compensativi a carico del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura. Una prima misura riguarda eventi alluvionali e avversità atmosferiche, verificatisi dal 2014 ad oggi. Inoltre, sono state comprese anche le imprese agricole che nell’ultimo triennio hanno subito danni alle scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, danneggiati o distrutti a causa di eventi eccezionali e non più utilizzabili nell’ambito delle risorse già stanziate. In provincia di Grosseto, ad esempio, questo tipo di sostegno potrà tornare utile alle imprese agricole che hanno subito danni in conseguenza delle alluvioni susseguitesi fra il 2012 e il 2014».
«Una seconda misura dell’articolo 5, riguarda le infezioni di organismi nocivi ai vegetali negli anni 2013, 2014 e 2015, con priorità a quelle causate, oltre al batterio Xylella fastidiosa, anche dal Cinipide del castagno, che ha colpito duramente i castagneti della nostra provincia, in particolar modo dell’Amiata. I contributi compensativi a carico del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura – aggiunge Sani – sono in conto capitale fino all’80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile e per il ripristino delle strutture aziendali; prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell’anno in cui si è verificato l’evento ed in quello successivo; proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza. Per questi interventi è stata prevista un’integrazione del medesimo Fondo per un importo di 10 milioni per il 2016. Inoltre, è stato determinato l’aumento del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura. Dando un segnale di attenzione a un settore in crisi strutturale grave che, in vista di misure più ampie già all’esame della XIII Commissione, può ricevere interventi compensativi per danni subiti da eventi calamitosi a partire dall’anno 2012».
«Sono stati così previsti 250.000 euro per il 2015 e a 2 milioni per il 2016, prevedendo a favore delle imprese di pesca e acquacoltura dei territori colpiti da avversità atmosferiche di eccezionale intensità, interventi compensativi per danni a produzioni e strutture non inserite nel Programma assicurativo annuale, finalizzati alla ripresa economica e produttiva. Un’ulteriore misura che – conclude Sani – potrà dare respiro alle imprese del settore pesca e acquacoltura operanti sulla laguna di Orbetello che hanno subito gravi danni a seguito dell’alluvione del novembre 2012. Sarà compito delle Regioni attuare gli interventi finanziati».