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Enrico Rossi incontra Gente di Follonica 

di Redazione
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Durante l’incontro di sabato 9 maggio a Follonica con Gente di Follonica e la rete Gente di Toscana, il Presidente Enrico Rossi si è confrontato con sette domande specifiche e puntuali che ponevano al centro il rapporto tra il nostro territorio e le politiche regionali.

 Sono emerse alcune posizioni “impegnative” e per certo verso interessanti visto che a rispondere è stato il Presidente uscente e candidato ad un secondo mandato.

Sulla proposta di riorganizzare il sistema ospedaliero e, quindi, di andare ad un nuovo polo Val di Cornia – Colline Metallifere, ubicato verso Riotorto, nel ricordare che è inserito nel Piano Regionale, ha definito la proposta razionale e dichiarato dii condividerla e sostenerla se e quando verrà avanzata da questi territori. Sta dunque alle Amministrazioni locali trovare un accordo condiviso, e chiarire le rispettive posizioni davanti ai cittadini.

Sul tema scottante dell’ inceneritore di Scarlino, a fronte della contrarietà espressa e dei dubbi da noi avanzati sulla nuova Valutazione di Impatto Ambientale (impianto inutile e superato, timore che la nuova VIA non tenga conto del parere del Consiglio di Stato ed il cui esito sia già scontato) ha dichiarato che l’iter guidato dalla Regione dovrà prendere tutto il tempo necessario per essere approfondito e ben ponderato e che dovrà essere assolutamente rispettoso della sentenza del Consiglio di Stato.

Collegato a questo problema, alla domanda sulla politica dei rifiuti (rivedere l’organizzazione e la funzionalità degli ATO, inefficienza del sistema nella Toscana meridionale e critiche al gestore unico ed alla gara), ha sottolineato che la “Toscana è indietro di 10 anni“, i piani provinciali sono superati e sarà compito urgente della Regione ricostruire un piano attorno allo sviluppo, quantitativo e qualitativo, della raccolta differenziata. Rossi stesso si è posto la domanda se “la gara per il gestore unico dell’Ato Sud sia stata fatta separando i servizi dallo smaltimento, anziché pensare ad un sistema unitario“, mettendo in dubbio la sostenibilità della soluzione individuata.

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