Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Fare Grosseto:
“Le tasse sui rifiuti sono elevate perché vengono calcolate in base al rifiuto indifferenziato effettivamente confluito in discarica.
La normativa europea è chiara: ‘Paga chi inquina’.
Per pagare meno occorre diminuire e riciclare i rifiuti; insomma, occorre ridurre le percentuali di conferimento in discarica.
L’elevata spesa per la costruzione dell’impianto di produzione di compost e Cdr delle Strillaie è stata invece una scelta sbagliata, così come lo sono stati gli impegni sottoscritti dai Comuni a conferirvi i rifiuti per 30 anni.
Un piano dei rifiuti che comprenda raccolta differenziata ed inceneritore fa pagare più tasse ai cittadini.
Purtroppo, il nostro sistema impiantistico è nato con la logica e la strategia di produrre cdr e fos e non di fare la differenziata e, probabilmente, la raccolta differenziata non riesce a svilupparsi proprio perché l’impianto di Scarlino richiede rifiuti indifferenziati.
Negli anni 2000, la politica fece queste scelte per i rifiuti; da allora, nessuno è riuscito più a cambiare il sistema seppur qualcuno lo pensasse.
Questo sistema dei rifiuti, come spiega l’assessore comunale Tei, ci costringe per questione di costi a mescolare il vetro, il multimateriale e la carta conferiti separatamente dai grossetani che abitano nei quartieri di Barbanella e Gorarella, che a rivenderli farebbero guadagnare di più, con quelli che provengono dai cassonetti della differenziata che valgono meno.
Con la raccolta differenziata spinta adottata in tutto il comune, il costo della Tares si dimezzerebbe perché non si pagherebbero più le multe inflitte dall’Europa per il mancato raggiungimento dei limiti previsti e si aumenterebbe il ricavato dalla vendita del differenziato, perché a quel punto non converrebbe più mischiare il materiale, poiché si potrebbe vendere solo il rifiuto pulito proveniente dalla raccolta differenziata porta a porta che farebbe guadagnare di più”.