Diego Cinelli, nuovo sindaco di Magliano in Toscana, commenta la vittoria alle elezioni amministrative:
“Sono ancora frastornato per i messaggi di affetto e di felicitazione ricevuti per tutta la giornata di ieri e anche oggi da parte di tutti – dichiara Cinelli -. Ringrazio tutti di cuore e vi assicuro che anche questi, se ce ne fosse bisogno, mi faranno da stimolo per lavorare ancora di più al cambiamento che Magliano in Toscana attende da anni, quel cambiamento che avete affidato a me e alla mia squadra, ma che dovrà vedere anche la vostra collaborazione, come ho continuato a ripetere durante la campagna elettorale”.
“Mi aspetterei anche la collaborazione dell’ex vicesindaco Eva Bonini, ma qui il condizionale è d’obbligo – continua il neosindaco di Magliano -. Premesso che ho ricevuto un suo messaggio appena eletto, rimango invece molto perplesso sulla sua reazione pubblica affidata anche in un comunicato stampa dove chiede conto di quello che per lei è stato un mancato risultato nientemeno che alla segretaria provinciale del Pd Pinzuti. La Bonini non si capacita del fatto che, come afferma lei stessa, alle ‘elezioni europee Pd 1088 voti Tsipras 83; elezioni comunali: lista Viva Magliano Viva 668 voti’ e chiede a Barbara Pinzuti dove sono quei voti dati al Pd alle europee e finiti altrove alle comunali. È una conferma di quello che ho continuato a ripetere durante tutta la campagna elettorale e cioè di una visione degli elettori come numeri, merce di scambio ed evidentemente privi di cervello e quindi di autonoma capacità di ragionamento”.
“Eppure la risposta è molto semplice e mi permetto di spiegarla alla mia futura oppositrice – prosegue Cinelli –: gli elettori hanno delle speranze e delle aspettative che con il voto decidono di affidare a chi secondo loro incarna al meglio la capacità di realizzarle, questo qualcuno alle europee era il Pd e i suoi candidati e alle comunali la lista civica ‘Magliano Oggi’ e i suoi componenti. Una verità difficile da accettare, mi rendo conto, da parte di chi rimane ancora legato alle vecchie logiche della politica come destra e sinistra, io sarei la destra secondo lei e questo anche se per tutta la campagna elettorale abbiamo sempre ribadito la non appartenenza ad alcun partito, con tanto di demonizzazione degli avversari (il semplice fatto che avrebbe vinto la destra sarebbe già di per sé una iattura), come il voto gestito dai partiti e non dalla testa degli elettori e come tante altre logiche sulle quali non mi sto a soffermare”.
“Una verità difficile da accettare anche per chi ha trascorso parte della domenica nei seggi a guardare chi andava e chi non andava a votare e infine per quella stampa, di parte, che ha continuato, per tutti questi mesi, nel tentativo di identificarmi soltanto con una certa parte politica – conclude Cinelli -. Adesso finalmente si volta pagina e si comincerà a ragionare sui fatti e soprattutto ad agire nell’interesse dei cittadini e su questo, spero, avrò anche la collaborazione dell’opposizione, a meno che non sia proprio l’interesse dei cittadini a non essere gradito. Verificheremo presto”.