“Un bilancio preventivo carico di irregolarità, privo di punti particolarmente importanti e che è stato consegnato in ritardo ai membri del Consiglio comunale”.
Nel corso di una conferenza stampa, l’opposizione illustra i motivi per cui ha abbandonato l’aula al momento dell’approvazione del bilancio di previsione da parte del Consiglio di Grosseto nella seduta di lunedì scorso.
“Inizialmente, il Consiglio comunale era stato convocato per il 14 maggio e, all’ordine del giorno, era prevista l’approvazione del bilancio preventivo – spiega Luigi Colomba del gruppo misto –. Questa comunicazione, però, era priva degli allegati necessari per esaminare il bilancio e, quindi, dopo che l’amministrazione comunale si è accorta della svista, la seduta è stata rimandata al 19 maggio”.
“Nei documenti relativi al bilancio, però, seppure fossero stati resi noti gli emendamenti, questa volta mancava il piano finanziario di gestione dei rifiuti, il cosiddetto Pef – continua Colomba –. Si tratta di un punto importante, perché tira in ballo circa una ventina di milioni messi a bilancio e versati dai cittadini. Sono rimasto stupito da questa svista e mi sono rivolto all’Ufficio ambiente, che mi ha risposto che il Pef non è ancora pervenuto e ciò significa che non esiste. In questo modo, viene violato un decreto del Presidente della Repubblica, promulgato nel 1999, e che prevede che questo documento sia inserito obbligatoriamente all’interno del bilancio”.
“I cittadini, quindi – conclude il consigliere –, continuano a pagare la tassa sui rifiuti nonostante l’assenza del Pef. Inoltre, dopo le elezioni, Sei Toscana e gli altri gestori comunicheranno a quanto ammonta il costo complessivo del ciclo dei rifiuti e, siamo certi, ci sarà un ulteriore aumento rispetto all’anno scorso, quantificabile intorno al 15/20%”.
“Secondo l’articolo 172 del Testo unico degli Enti locali ci devono essere degli allegati insieme al bilancio di previsione – afferma Fabrizio Rossi, capogruppo di Fratelli d’Italia –, ma quello redatto dal Comune di Grosseto ne era privo. Il 17 aprile ci è stato consegnato un cd con la relazione del bilancio preventivo, ma degli allegati nessuna traccia. Inoltre, all’interno di questo documento, c’era anche una relazione del dirigente Rino Festeggiato, in cui lo stesso dichiarava che ancora non era entrato in possesso di certi dati di alcuni documenti che dovevano essere nel cd”.
“Qualche giorno prima del Consiglio comunale – continua Fabrizio Rossi –, il presidente del Consiglio Paolo Lecci ha convocato la conferenza dei capigruppo per dire che la seduta sarebbe stata spostata dal 14 al 19 maggio. Noi non eravamo d’accordo, ma la nostra opinione non è stata affatto presa in considerazione. Questa amministrazione non ci spiega mai niente e pretende che l’opposizione rimanga perennemente in silenzio”.
“A causa di queste irregolarità nella presentazione del bilancio – spiega Giacomo Cerboni, esponente del Nuovo Centrodestra – potremmo ricorrere anche agli organi giudiziari, ma non rientra nel mio modo di vedere e fare politica. L’aspetto di questa vicenda che mi ha più amareggiato riguarda gli attacchi ricevuti dai consiglieri di maggioranza e dal vicesindaco Paolo Borghi, che anche sui social network ci hanno accusato di partecipare ai Consigli per prendere il gettone di presenza o per giustificare certe assenze dai nostri luoghi di lavoro. Noi non abbiamo offeso nessuno, ma siamo stati insultati ed umiliati solo per aver deciso di uscire dall’aula”.
“Noi continueremo comunque la nostra battaglia politica – continua Cerboni – e sfideremo la maggioranza sui contenuti con l’obiettivo di mandare a casa questa Giunta”.
“Non accetto le critiche ricevute da Barbara Pinzuti – sottolinea Cosimo Pacella della lista Lolini –, non so come faccia a sapere le problematiche discusse in Consiglio comunale se non ha mai assistito ad una seduta. Bonifazi adesso ci attacca, ma spesso ci ha fatto i complimenti perché con la nostra presenza assidua abbiamo molte volte garantito il numero legale durante le votazioni del Consiglio. A questo punto, chiediamo che certi consiglieri di maggioranza siano più costanti nel partecipare alle sedute e non si limitino a presenziare solamente per alcuni minuti, per poi andarsene senza un motivo”.
“Il Pd accusa l’opposizione di essersi divisa in gruppi, ma questo partito, a livello locale, ha prima distrutto l’Idv e poi ha smantellato Sel – conclude Pacella -. Prima di criticarci, certi esponenti politici dovrebbero riflettere bene e poi parlare”.
Nella foto, da sinistra verso destra: Luigi Colomba, Cosimo Pacella, Giacomo Cerboni e Fabrizio Rossi