Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Romina Sani, candidata a sindaco del Comune di Cinigiano per la lista “#FuturoCinigiano”:
“Questi sono anni in cui il tessuto sociale si è diviso. Una società che dovrebbe essere matura, nella sua evoluzione comunicativa, ha perso la coesione originaria ed ha generato popoli di tifosi. Ci sono cacciatori e anticaccia, animalisti oltranzisti e disinteressati, allevatori e protezionisti.
Noi crediamo in un sistema equilibrato che anche su queste delicate tematiche sappia intervenire con armonia e maturità.
La caccia è parte della tradizione di una terra come quella di Cinigiano. E’ una caccia non intensiva, radicata nelle famiglie, tramandata nelle generazioni e nelle abitudini, con una funzione di equilibrio ambientale.
I nostri cacciatori sono profondi conoscitori del territorio e costituiscono un presidio di vigilanza diffusa, guardie volontarie di campagne a volte abbandonate, di boschi e colline con una rara presenza umana. I nostri cacciatori sono degli esperti perché conoscono l’avifauna e la fauna selvatica e le sue abitudini e, oltre che prelevare, osservano sia la sovrappopolazione che l’impoverimento delle specie. Per questo pensiamo che il cacciatore debba essere prevalentemente legato al proprio territorio di origine o residenza.
I nostri programmi di tutela e di controllo del territorio hanno bisogno di tutti. I cacciatori, come le persone con sensibilità ambientalista, saranno ‘nostri consulenti’ in un tentativo di ricondurre tutti ad un’azione comune e ad una vigilanza accurata del nostro patrimonio.
La ‘banca dati’ delle emergenze e dei bisogni territoriali partirà anche da loro, così come il censimento dei predatori e degli ungulati.
Per intervenire dobbiamo sapere, ma non resteremo inerti limitandoci allo studio. Le nostre coltivazioni di qualità e i nostri allevatori non possono più attendere. Le regole dettate in discussioni infinite che bloccano le azioni noi le violeremo consapevolmente.
Si tratta, anche in questo caso, di decidere e stare da una parte o dall’altra. Giovanni Barbagli ha già scelto, è contro i cacciatori: in Consiglio regionale ha votato contro la caccia al fringuello. Noi siamo dalla parte dei cacciatori responsabili, degli agricoltori che subiscono danni e degli allevatori che vedono uccidere i loro animali”.