L’Unione comunale del Partito democratico di Magliano in Toscana, in accordo con tutta la segreteria provinciale di Grosseto, intende esprimere la propria solidarietà ai dirigenti scolastici toscani, alcuni dei quali si sono visti annullare l’incarico per un vizio di forma nel concorso che li aveva legittimati al ruolo, svoltosi nel 2011.
Il problema che mette a repentaglio il loro inserimento lavorativo consiste in un vizio di forma che, dal punto di vista etico, non li interessa, in quanto è stato accertato il corretto e regolare svolgimento della prova concorsuale.
Il ricorso, presentato dagli esclusi, che è stato accolto dal Consiglio di Stato, si fonda sul fatto che il Presidente della commissione esaminatrice, Prof. Parlato, dimessosi per motivi personali, è stato sostituito dall’Ispettore Vigiani, senza prima aver interpellato un congruo numero di professionisti interessati.
“Ci chiediamo – dichiara il segretario dell’Unione comunale del Pd di Magliano, Fausto Bandinelli – quali colpe debbano condividere i dirigenti entrati in ruolo, dopo l’idoneità acquisita con una prova onesta e regolare, con la negligenza della pubblica amministrazione che lo ha organizzato e che ha creato tale vizio di forma. Se vi fossero state irregolarità non saremmo ora a difendere l’indifendibile”.
“Una delle interessate – prosegue Bandinelli – è la dott.ssa Roberta Capitini, originaria del nostro comune ed appartenente ad una famiglia molto legata al territorio. Peraltro, secondo il Collegio dei docenti ed il personale Ata, si tratta di persona molto competente nello svolgimento del ruolo che la interessa Ovviamente, noi del Partito democratico esprimiamo la volontà di difendere tutti i soggetti interessati alla vicenda. Abbiamo intenzione di fare quadrato attorno ai nostri dirigenti, stimolando tutte le istituzioni ed i parlamentari toscani, che già si stanno impegnando profondamente alla risoluzione del problema”.
“Insomma – conclude Bandinelli –, non è comprensibile giocare con il futuro lavorativo della gente, soprattutto quando non vi è stato alcun illecito e non esiste motivo di negare quanto conquistato con impegno e professionalità. Il tutto, voglio ricordarlo ancora, è stato decretato da un concorso completamente regolare”.