Salvatore Condipodaro, consigliere al Comune di Magliano, annuncia la propria candidatura a sindaco:
«Fare politica significa mettersi a disposizione della comunità, non cambiare volto solo per accaparrarsi delle poltrone – spiega Condipodaro –. Ho appreso dalla stampa locale che i consiglieri comunali Diego Cinelli e Maurizio Gonnelli hanno deciso di prendere le distanze dal gruppo “Amministra con noi”, all’interno del quale erano stati eletti dai cittadini di Magliano nel 2009. I due politici hanno preferito dar vita ad uno nuovo schieramento: in politica come sanno bene i cittadini, giochi simili accadono di frequente e purtroppo sono proprio quest’ultimi ad aver provocato la sfiducia che la gente ha nei confronti dei partiti. Sicuramente avrei preferito che i due consiglieri avessero spiegato il motivo della loro scelta, ma come sempre è accaduto negli ultimi cinque anni, hanno scelto di tacere. Avrei voluto ascoltare da loro, insieme a chi ha posto in noi la fiducia, quale attività hanno svolto durante l’ultima legislatura, considerato che spesso sono stati assenti lasciando ad altri il compito di fare opposizione».
«Detto questo, preferisco continuare il mio percorso con “Amministra con noi” come ho fatto dal 2009 in poi, impegnandomi, stando in mezzo alla gente, ascoltando i problemi dei cittadini e aiutandoli nel trovare delle soluzioni – continua il Consigliere comunale –. Proprio per questo ho deciso di mettermi in gioco: dopo cinque anni di vita amministrativa adesso sono pronto per ricoprire il ruolo di sindaco di Magliano. Quando venni eletto feci alcune promesse: in primo luogo dissi pubblicamente che non avrei deluso i miei elettori e che avrei svolto il mio mandato fino all’ultimo giorno della legislatura e così è stato. Promisi di mettermi a disposizione dei cittadini di tutto il comune di Magliano: a chi si è rivolto a me per un problema piccolo o grande che fosse, ho sempre cercato di dare risposte veloci e esaustive. Sedere nei banchi della minoranza significa controllare l’operato della maggioranza, un ruolo non semplice: ci vuole tenacia e coraggio e a volte anche tanta pazienza. I primi mesi sono stati di apprendistato, dopo sono riuscito a mettere in evidenza l’una e l’altra crepa. Per fare solo alcuni esempi, mi sono occupato della situazione di via del Madonnino, dopo il crollo del Torrione: dove mio malgrado i lavori non sono iniziati e ancora dopo 15 mesi a Magliano attendiamo che dal Comune diano il via all’intervento. Ho seguito la realizzazione della “Casa della cultura”, una struttura inutile che ha portato via dalle casse comunali circa 300mila euro utilizzabili in altro modo».
«Sia chiaro, nessuno mette in dubbio l’importanza della cultura in una società civile, ma un’amministrazione deve avere sempre presenti gli sviluppi di un progetto e le priorità: non serve solo costruire, ma rendere vive le strutture – conclude Condipodaro –. Quell’edificio sarà un peso per il futuro di Magliano e il timore di tanti è che diventi l’ennesima cattedrale nel deserto, un mausoleo politico. Sono convito che è mio dovere oggi continuare il lavoro cominciato cinque anni fa: per il bene del capoluogo e delle frazioni del Comune credo di dover fare un passo avanti e mettere le mie esperienze a disposizione in un altro ruolo, per questo mi candido come sindaco alle prossime amministrative».