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Linea ferroviaria Grosseto-Siena, Sani presenta un’interrogazione: “Intervenire subito”

di Redazione
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Luca Sani, deputato del Partito democratico, interviene sulla situazione della linea ferroviaria Grosseto-Siena, bloccata in seguito all’ondata di maltempo dello scorso ottobre.

Il tratto di ferrovia tra Montepescali e Buonconvento, sulla linea Grosseto Siena – sottolinea l’onorevole Luca Sani – va ripristinato in tempi brevi, perché non è accettabile che la Toscana del sud sia tagliata fuori dai collegamenti tra capoluoghi di provincia. L’interrogazione che ho presentato insieme al collega Dallai chiede al Governo di verificare i motivi per i quali Rete ferroviaria Italia (Rfi) sta ritardando gli interventi di ripristino dei binari dopo lo smottamento che ha interessato quella tratta, oramai alcuni mesi fa. Il progressivo abbandono dei collegamenti ferroviari secondari, che fa il pari con la mancanza di attenzione ai problemi dei pendolari a vantaggio dell’Alta velocità, non può infatti esser accettato supinamente perché mette in discussione il diritto alla mobilità per larghe fasce di cittadini”.

Ecco il testo integrale dell’interrogazione presentata da Sani e Dallai:

“Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Per sapere, premesso che:

l’articolo 14 del Decreto Legislativo numero 188 del 2003 dispone che i rapporti tra il gestore dell’infrastruttura ferroviaria e lo Stato siano disciplinati da un atto di concessione e da un contratto di programma;

l’attuale contratto di programma, stipulato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e da Rete Ferroviaria Italiana ha una durata di tre anni: dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2014;

Rfi ha tra le sue competenze quella di “assicurare la piena fruibilità ed il costante mantenimento in efficienza delle linee e delle infrastrutture ferroviarie”;

la ferrovia Grosseto – Siena è una infrastruttura “complementare” a binario unico, gestita da Rfi, che collega i due capoluoghi di provincia della Toscana;

tale tratto riveste una particolare importanza perché collega, tramite la stazione di Siena, Grosseto con Firenze e quindi con la direttrice Napoli – Milano;

il tratto in oggetto serve numerosi e diversificati centri abitati minori delle provincie di Siena e di Grosseto che, per logistica e morfologia territoriale, non sono spesso raggiunti con efficacia da altri mezzi di trasporto pubblici;

la tratta ha inoltre una valenza strategica in quanto collega la Toscana del Sud con la Maremma grossetana, un territorio a vocazione turistico – ricettiva (balenare, culturale e ambientale) di notevole interesse;

in questo contesto è utile inoltre ricordare che il raddoppio dell’asse autostradale Siena – Grosseto non è stato ancora completato; conseguentemente il trasporto ferroviario assume ancora una fondamentale rilevanza per assicurare il diritto di mobilità a numerosi centri abitati e cittadini;

da quanto appena esposto risulta quindi come la ferrovia Grosseto – Siena rappresenti ancora oggi una infrastruttura necessaria per i pendolari ed i residenti di un vasto territorio ed un volano rilevante di sviluppo sociale, economico ed occupazionale;

dal 21 ottobre 2013, a seguito di una alluvione che ha colpito la zona, gran parte la ferrovia in oggetto è stato chiusa; attualmente è ancora interrotto il tratto centrale che va da Buonconvento a Montepescali;

i lavori per il ripristino dell’intera tratta, dopo oltre tre mesi, non sono ancora cominciati. Occorrono infatti circa 3 milioni di euro per il ripristino: attività straordinaria per la quale Rete Ferroviaria Italiana sembra aver dichiarato, secondo quanto riportano gli organi di informazione, di ‘non avere ad oggi risorse finanziarie disponibili’;

gli enti locali territoriali si sono subito attivati per promuovere un ripristino della linea ferroviaria completo ed efficace. Il rischio ventilato è infatti quello che tele tratto non venga riparato in tempi brevi;

questa prolungata interruzione, dovuta ai danni ai binari, sta infatti causando gravissimi disagi soprattutto alla popolazione residente, anche perché non esiste una linea ferroviari alternativa;

gli utenti sono quindi costretti ad utilizzare autobus sostitutivi ed alcuni centri abitati non risultano comunque essere serviti da tale mezzo alternativo;

il 22 gennaio scorso sui luoghi dei danni alla infrastruttura (nel comune di Murlo, in provincia di Siena) si è svolto un sopralluogo al quale hanno preso parte gli assessori provinciali ai trasporti di Grosseto, Fernando Pianigiani, e di Siena, Marco Macchietti, il vice sindaco di Grosseto Paolo Borghi, l’assessore ai trasporti del Comune di Siena Stefano Maggi, i sindaci di Murlo Antonio Loia, di San Giovanni d’Asso Michele Boscagli e di Civitella Paganico Paolo Fratini, e gli assessori di Buonconvento, Alessandro Poggialini, e di Roccastrada, Mario Straccali; erano presenti anche i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana della Toscana;

va inoltre ricordato che su questa ferrovia  era stato avviato da tempo (prima dell’alluvione) un progetto di rilancio e valorizzazione, con ipotesi di riorganizzazione dei servizi, sia dei collegamenti a media percorrenza tra Grosseto e Firenze, sia del servizio locale che ha forti valenze turistiche, finalizzato ad acquisire nuovi utenti e quote di traffico con un servizio più efficiente e raccordato ai bus;

gli amministratori intervenuti al sopralluogo hanno annunciato iniziative per sollecitare la riapertura del tratto, a partire da una lettera ai ministeri competenti con la richiesta dei finanziamenti necessari per l’intervento di ripristino;

il 27 gennaio, da quanto emerge dalla stampa, l’assessore della Regione Toscana alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha scritto una lettera al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi. Nel testo viene sottolineato come la linea ferroviaria Grosseto – Siena sia ancora interrotta nel tratto Buonconvento – Montepescali a causa delle calamità naturali; nella missiva vengono quindi richieste risorse straordinarie per la riattivazione in tempi rapidi del servizio.

Se è a conoscenza dei gravi disagi causati dalla interruzione prolungata del tratto ferroviario Grosseto – Siena, a quanto ammonta realmente il danno, se le informazioni circa l’impossibilità da parte di Rfi di riattivare la linea a causa di mancate risorse economiche corrispondano al vero e quali iniziative urgenti intenda conseguentemente assumere per ripristinare il collegamento in oggetto, assicurando il diritto alla mobilità delle popolazioni residenti ed attivando strumenti di prevenzione affinché tali episodi di interruzione del servizio pubblico vengano in futuro scongiurati”.

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