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Randagi: un’interrogazione parlamentare contro la Asl di Grosseto

di Redazione
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Le senatrici Silvana Amati, Monica Cirinnà e Manuela Granaiola del PD hanno presentato un’interrogazione al Ministro della Salute chiedendo che posizione lo stesso intenda adottare rispetto a quanto espresso dal dottor Paolo Madrucci, responsabile del Servizio Prevenzione ASL 9 di Grosseto, in merito agli abbattimenti dei cani randagi. Inoltre le senatrici chiedono al Ministro di chiarire una volta per tutte quale sia l’indirizzo del Governo sulla sterilizzazione obbligatoria dei cani abbandonati detenuti nei canili, partendo dal presupposto che a Grosseto tale obbligo non viene rispettato con una prassi sostenuta dal medesimo Madrucci. L’annuncio dell’interrogazione era arrivato all’indomani delle dichiarazioni alla stampa del responsabile ASL 9 che affermava di auspicare un ritorno alla soppressione dei randagi, ma la stessa fa riferimento anche a quanto a più riprese dichiarato da Madrucci: a Grosseto la ASL non sarebbe a suo dire competente per le sterilizzazioni dei cani abbandonati che sono invece obbligatorie in base all’art. 31 comma 4 della legge regionale 59/2009.

A questo punto Madrucci dovrà rendere conto del suo operato – dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto – e ci auguriamo che il Ministro voglia intervenire per il rispetto della legge e dell’etica, imponendo l’applicazione di quelle norme che consentono davvero il controllo del randagismo senza il ricorso agli stermini che il responsabile ASL 9 desidererebbe. Come dichiarato da Madrucci stesso a Grosseto la sterilizzazione di un cane adottato al canile è diventata facoltativa e non obbligatoria come prescrive la legge, salvo poi lamentarsi se i numeri dei cani ospiti non si riducono come si vorrebbe. Ma l’appello è anche ai cittadini, che nel momento in cui adottano un cane devono pretendere la sterilizzazione appellandosi alla legge in vigore, che la ASL 9 non può pensare di aggirare”.

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